Il team medico della nave Sea Watch (tutti ragazzi giovanissimi) in un loro comunicato chiamano i 49 immigrati che hanno a bordo e di cui si stanno occupando “Gli ospiti”: finalmente una piccola lezione di buona educazione e di civiltà. Un applauso per questi ragazzi che da giorni vagano in mezzo al mare. E rimaniamo sempre in tema di immigrati, con la clamorosa protesta di alcuni sindaci.

In linea generale non bisognerebbe mai fidarsi di Leoluca Orlando e ancora meno di De Magistris: anche se non te ne accorgi, in tutto quello che fanno c’è sempre qualcosa di sbagliato. Adesso hanno deciso di opporsi, e di non applicare, le parti più insensate del decreto sicurezza di Salvini (una specie di manifesto razzista, che poco c’entra con la sicurezza), rischiando ritorsioni penali. Ma la strada è sbagliata.

Non esiste che i sindaci decidano quali parti delle leggi dello Stato applicare quali no. Nemmeno la magistratura ha questo potere. Il decreto sicurezza presenta profondi aspetti anticostituzionali. In un paese civile i sindaci, o altre associazioni, mettono su meraviglioso team di avvocati e portano la questione davanti alla Corte costituzionale. In appoggio, possono richiamare in servizio Mario Capanna e i suoi boys e far sfilare 30 mila persone per le strade di Milano. Una volta lo si faceva anche per molto meno. Tutto il resto è tempo perso. Teatrino per guitti, di sinistra purtroppo.