Gente d'Italia

Anche la Regione Basilicata ricorre alla Corte costituzionale contro il “Decreto sicurezza”

La giunta regionale lucana si è riunita e ha approvato una delibera che contiene la decisione di ricorrere alla Consulta. I contenuti dell'atto amministrativo non sono ancora noti.

Una alla volta le Regioni a guida centrosinistra passano dalle parole ai fatti sul decreto sicurezza.

Umbria, Toscana ed Emilia Romagna hanno deliberato il ricorso alla Consulta: la norma sarà impugnata per sospetta "incostituzionalità". Anche la Sardegna è pronta a compiere lo stesso passo: nelle prossime ore porterà in giunta la proposta. Ci stanno ragionando Piemonte, Sardegna, Umbria e forse anche Lazio.

Partita da un gruppo di sindaci, in testa Leoluca Orlando di Palermo - seguito dai primi cittadini di Napoli e Parma - la battaglia si è spostata alle Regioni che a differenza dei Comuni possono ricorrere direttamente alla Corte costituzionale, senza passare prima da un giudice.

Secondo i governatori, l'eliminazione dei permessi di soggiorno per motivi umanitari e del diritto di residenza ai richiedenti asilo sta creando 'caos' applicativo su materie di competenza regionale quali salute, assistenza sociale, diritto allo studio, formazione professionale, edilizia residenziale pubblica.

 

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