Negli ultimi dieci anni dalla grande crisi del 2008 a oggi l’edilizia in Italia ha perso oltre 400mila posti di lavoro espellendo dal mercato 1 dipendente su 3 per questo è preoccupante sul fronte occupazione la frenata delle quotazioni del comparto residenziale.

E’ quanto emerge da un’analisi di Uecoop, l’Unione europea delle cooperative, in relazione agli ultimi dati Istat sull'indice dei prezzi delle abitazioni (Ipab) acquistate dalle famiglie, per fini abitativi o per investimento, che nel terzo trimestre 2018 registra un calo dello 0,8% rispetto al trimestre precedente ma con un arretramento anche rispetto allo stesso periodo dell’anno prima.

"L’emorragia di posti di lavoro nell’edilizia scatenata dalla crisi di dieci anni fa non è stata purtroppo ancora compensata – sottolinea Uecoop – visto che a oggi ci sono 826mila addetti contro gli oltre 1,2 milioni del 2008, un trend che ha portato anche alla chiusura di quasi 4 mila realtà cooperative dell’edilizia a livello nazionale. Per questo – evidenzia Uecoop - è strategico intervenire con misure che facciano ripartire in modo deciso il comparto delle costruzioni favorendo il recupero strutturale e ambientale degli edifici esistenti oltre a spingere verso la realizzazione di nuove abitazioni di qualità".

Chissà che un incentivo a effettuare interventi sulle abitazioni possa essere rappresentato dall'intervento governativo datato 10 giugno 2020, a un anno e mezzo di distanza dalla pubblicazione dell'analisi Uecoop. Il decreto 48/2020, infatti, come sottolinea Paola Benedetti di Papernest, detta legge sulle disposizioni in materia di efficientamento energetico e sulle regole imposte per l'Attestato di Prestazione Energetica per il settore Edile.

Il fine di tale Decreto è l'accelerazione delle ristrutturazioni per edifici esistenti e la realizzazione di nuovi edifici con zero emissioni entro il 2050. La normativa, ad esempio, incentiva l'utilizzo di sistemi di domotica (ICT) per il controllo efficiente dei consumi e l'automazione di alcuni impianti.

Per l'APE, il decreto ha modificato la normativa ritenendo obbligatoria la produzione dell'attestato di prestazione energetica ad esempio per: edifici esistenti sui quali vengono effettuati interventi di ampliamento, compravendita mobiliare, trasferimento a titolo gratuito (donazioni) o annunci mobiliari di vendita.