Di finanziare i partiti con soldi propri gli italiani proprio non ne vogliono sapere. Non tutti, almeno. È quanto evidenziano i dati sul due per mille alle forze politiche, comunicati oggi dal Ministero dell'Economia. Si tratta delle statistiche di chi ha scelto di dedicare alle formazioni una parte delle imposte del proprio 730, che comunque sarebbero finite allo Stato. I dati sono poco incoraggianti per tutti. Il numero complessivo degli italiani che hanno esercitato questa opzione scende da 1.228.311 del 2017 ai 1.089.817 del 2018, con un calo dell'11%. In termini di importi arrivati ai partiti il numero si riduce da 15,3 milioni a 14,1 con una flessione del 7,62%.

A soffrire di più è il Partito democratico che in un anno perde ben 115 mila contribuenti "donatori", dai 602.490 del 2017 ai 487.748 del 2018 (con una piccola quota finita a Articolo 1/Mdp). Il totale ricevuto passa così dagli 8 milioni del 2017 ai 7 del 2018. La forza si mantiene comunque di gran lunga il soggetto più "votato": tra chi esercita l'opzione del due per mille, oltre la metà sceglie comunque il Pd.- Va male anche a Forza Italia che perde quasi il 40% in termini di donatori, da 62.284 a 29.252, accusando così un calo di circa 210 mila euro di versamenti.pastedGraphic.png

Di segno opposto invece la performance registrata dalla Lega. Messi insieme i dati relativi alla Lega Nord per l'indipendenza della Padania, e della Lega per Salvini premier ben 268 mila contribuenti hanno esercitato questa opzione, contro i 172.771 del 2017. Male invece Fratelli d'Italia, che perde quasi il 15% dei donatori, e Sinistra Italiana che registra solo 27.325 scelte contro i 65.157 di Sinistra ecologia e Libertà (formazione però non tutta confluita in Si).

Spicca l'assenza del Movimento 5 Stelle, che manca all'appello però per scelta, avendo dichiarato più volte di volere rinunciare al finanziamento pubblico. Il due per mille infatti, anche se esercitato attraverso una scelta dei contribuenti, è a tutti gli effetti una forma di finanziamento indiretto, visto che i soldi versati ai partiti da chi adotta questa opzione vengono scalati dalle imposte da versare allo Stato, che incassa così meno di quanto dovrebbe.