Il denaro raccolto nella Fontana di Trevi a Roma resterà dunque alla Caritas diocesana. Anzi, anche le monete raccolte nelle altre fontane della Capitale saranno destinate all'organismo caritativo diocesano, per un totale approssimativo di 200.000 euro aggiuntivi. Lo scrive l'Osservatore Romano che sulla questione ha intervistato la sindaca di Roma Virginia Raggi.

LE PAROLE DELLA RAGGI
"L'ente diocesano svolge un compito importante per tanti bisognosi e per la città di Roma che vuole continuare a essere la capitale dell'accoglienza dei più deboli", sottolinea Raggi. Tecnicamente, la questione circa la destinazione delle monetine raccolte nella storica fontana della Capitale sarà risolta in questo modo: spetterà all'Acea il compito della raccolta e della quantificazione delle monete. Sottratto il compenso per questa attività - si calcola circa 2mila euro - in virtù di un apposito protocollo i fondi saranno trasmessi alla Caritas diocesana.

CONTATTATA LA PRESIDENTE DI ACEA
La sindaca questa mattina - riferisce ancora l'Osservatore Romano - ha contattato la presidente di Acea, Michaela Castelli, la quale ha assicurato il suo appoggio a tale soluzione. Si supererà così l'obbligo imposto dalla Ragioneria generale di far transitare l'importo delle monete nel bilancio comunale, che aveva condotto, secondo quanto spiegano dal Campidoglio, alla sospensione della convenzione con la Caritas.