I ministeri dell’Ambiente, della Salute e dell’Istruzione, hanno sei mesi di tempo per provvedere ad adottare una campagna informativa sulle corrette modalità d’uso di telefoni cellulari e cordless e sui rischi per la salute e per l’ambiente connessi ad un uso improprio. Lo ha stabilito il Tar del Lazio, con una pronuncia destinata a far discutere.

Secondo i giudici del tribunale amministrativo regionale di Roma, che citano l'ultimo parere dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, l'uso intensivo dei dispositivi telefonici di ultima generazione potrebbe avere effetti potenzialmente cancerogeni soprattutto per i cosiddetti 'super-utenti', le persone che stanno cioè ore e ore al giorno al telefonino.

Al momento non esiste una correlazione diretta tra uso dei cellulari e tumori, ma il gruppo di esperti dell'Iarc dell'Oms ha classificato nel 2011 i campi elettromagnetici a radiofrequenza come possibile fattore di cancro per l'uomo, con particolare riferimento allo sviluppo di gliomi o meningiomi.

Sono necessari nuovi studi, ma nel frattempo - secondo il Tar - gli utenti devono essere informati. Ecco perché i ministeri italiani, da oggi, hanno sei mesi di tempo per promuovere campagne informative mirate, destinate a far comprendere a tutti i potenziali rischi legati all'uso smisurato dei nuovi dispositivi tecnologici.