Liberati i tre carabinieri italiani, costretti a rifugiarsi nella sede dell’Onu di Gaza perché assediati da miliziani di Hamas. Una volta accertata la loro identità (si sospettava che fossero forze speciali israeliane sotto mentite spoglie), Hamas ha tolto l’assedio. Oggi con la riapertura del valico di Eretz i carabinieri del nucleo scorte dovrebbero far ritorno a Gerusalemme.

In un comunicato il portavoce del ministero degli Interni di Gaza, Yiad al-Bozum, ha spiegato che lunedì 14 gennaio si è creata la necessità di controllare “un veicolo sospetto che era transitato in un'area in cui si erano verificati spari. Dopo che abbiamo compiuto verifiche, è emerso che si trattava di cittadini italiani, entrati peraltro nella Striscia in maniera regolare, e che il loro veicolo non era collegato agli spari”.

Da parte della Farnesina si sottolinea come "il Consolato Generale aveva regolarmente notificato alle autorità locali, tramite gli uffici delle Nazioni Unite, la missione dei militari nella Striscia. Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale desidera ringraziare il personale delle Nazioni Unite a Gaza e, in particolare, il Rappresentante Speciale ONU, Nickolay Mladenov, per aver gestito -in stretto raccordo con la Farnesina e il Consolato Generale a Gerusalemme - la situazione con professionalità ed efficacia.