Migliaia di persone sono scese in strada ieri sera in diverse città della Serbia per chiedere le dimissioni del presidente Aleksandar Vucic e denunciare i suoi metodi di governo ritenuti "autoritari" e poco rispettosi della libertà di stampa. I raduni più numerosi, come riporta la stampa serba, si sono registrati a Novi Sad, Nis, Cacak, Krusevac, Vranje Sabac, Uzice e Zajecar. Bersaglio delle critiche, il presidente Vucic ha suggerito che quest'anno potrebbe indire elezioni anticipate per saggiare il consenso della popolazione nei confronti del suo operato. Tuttavia, diversi movimenti e partiti all'opposizione hanno affermato che boicotteranno l'eventuale tornata elettorale. Il movimento di protesta, che non ha affiliazioni politiche ma può constare sul sostegno di 30 fra partiti e organizzazioni dell'opposizione, ha definito Vucic "un autocrate" e il suo partito "corrotto", accuse che il capo dello Stato ha respinto con veemenza.