Le aziende mondiali sono sotto attacco e corrono il rischio che i loro sistemi informatici siano "presi in ostaggio" per ottenere un riscatto, proprio come accade con le persone in carne e ossa.

La denuncia arriva da Singapore, dove è stato lanciato il progetto - su scala planetaria - Cyber Risk Management, un'iniziativa specializzata nell'individuare e disinnescare assalti ai plateau digitali di numerose aziende. A finanziarlo, tra gli altri, gli assicuratori Lloyd e Aon.

Secondo i progettisti asiatici, un cyber-attacco sferrato su scala globale avrebbe il potenziale di causare danni per quasi 200 miliardi di dollari attraverso il ransomware, un virus in grado di raggiungere 600mila aziende a livello mondiale.