Piazza Affari parte in lieve calo nell'ultima giornata di contrattazioni della settimana. A pesare sui mercati finanziari sono ancora i dati sui consumi statunitensi e le incertezze sulla crescita, mentre sembrano arrivare schiarite sul fronte delle tensioni commerciali Usa-Cina dopo l'incontro fra il segretario al Tesoro Steven Mnuchin e il vice premier cinese Liu He. Alla borsa di Milano il Ftse Mib, a pochi minuti dall'apertura, perde lo 0,06%; si fa notare da subito Tim (+5,83%), dopo che il cda della Cassa Depositi e Prestiti ha deliberato di rafforzare la posizione nella società. Bene anche i titoli petroliferi: Eni sale dello 0,73% sulla spinta dei conti, mentre Saipem guadagna lo 0,64% sostenuta dal prezzo del Brent, ai massimi da tre mesi. Poco mosso il settore bancario. Nell'industria Fca perde lo 0,87% sulla scia dei dati sul mercato europeo dell'auto, che registra in gennaio un calo del 4,6%; Pirelli in calo del 2,11% dopo i conti presentati ieri. Vendite anche sul lusso. Ritraccia dopo il balzo di ieri Salini Impregilo (-2,33%) mentre consolida il rialzo Astaldi (+0,44%).