Capurro è uno dei quartieri storici di Montevideo che si affaccia sulla baia della capitale con un panorama privilegiato diviso tra la Ciudad Vieja e il Cerro. Il suo nome lo si deve all’imprenditore marittimo Giovanni Battista Capurro, un genovese originario di Voltri sbarcato in Uruguay intorno agli anni venti dell’ottocento. In questa zona l’imprenditore italiano costruì una grande proprietà a pochi passi dalla spiaggia. Alla sua morte, avvenuta nel 1872, il figlio Juan Alberto prese le redini della fortuna familiare e diede l’impulso all’urbanizzazione di tutta questa zona.

Grazie all’arrivo del tram, a partire dal 1870, questo angolo nascosto della città si trasformò in poco tempo in una delle destinazioni preferite dai montevideani come centro balneare e così fu per diversi decenni. In questo contesto di prosperità nacque nel 1910 il Parque Capurro, frutto dell’ingegno dell’architetto fiorentino Giovanni Veltroni e che diede un ulteriore contributo allo sviluppo della zona essendone il suo simbolo.

Gradualmente, a partire dagli anni trenta del novecento, lo splendore e l’eleganza di Capurro furono sacrificati in nome della trasformazione di una Montevideo che iniziava a guardare a est e la zona si convertì in centro industriale tagliata poi in due dall’autostrada che ne blocca l’accesso al mare.

Anche il Parque Capurro -che nel 1975 venne dichiarato monumento storico nazionale- fu vittima di questo declino pagandone le conseguenze fino ai giorni nostri. Una tendenza però che sembra destinata a essere invertita: martedì pomeriggio sono stati infatti inaugurati i lavori di riqualificazione del parco che è stato completamente rinnovato dopo decenni di abbandono.

Realizzati dalla Intendencia di Montevideo, i lavori fanno parte di un grande piano di investimenti ribattezzato “Montevideo mejora” a carico del dipartimento dello sviluppo urbano del comune. Grazie a questo progetto -costato più di un milione di dollari- sono stati ristrutturati l’anfiteatro, la fontana, la facciata, la scalinata ed è stata costruita anche una nuova rete di illuminazione, un parcheggio e tanto altro.

Per l’occasione è stata allestita anche una mostra fotografica del Centro de Fotografia di Montevideo intitolata “De bañistas y trabajadores. El barrio Capurro en el 900” che testimonia con suggestive e romantiche immagini i profondi cambiamenti che ha vissuto il quartiere da centro balneare a zona industriale. La mostra si trova nella parte superiore del parco dove resterà esposta fino al 6 maggio.

Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato diverse autorità guidate dal sindaco di Montevideo Daniel Martínez insieme a: Susana Rodríguez (alcaldesa del Municipio C), Gimena Urta (presidente della  Junta departamental), Silvana Pissano (direttrice del Departamento de desarrollo urbano), Patricia Roland (direttrice della División de espacios públicos y edificaciones) ed Elizabeth Suárez (coordinatrice della Secretaría de Equidad Étnico Racial y Poblaciones Migrantes).

Capurro è un luogo emblematico per la storia di Montevideo, un quartiere con una grande tradizione e identità” ha affermato Martínez nel suo discorso elogiandone la “bellezza privilegiata” del suo parco e del panorama circostante.

“Questi lavori di riqualificazione” -ha proseguito il primo cittadino anche candidato presidente- “sono stati pensati affinché questo spazio di convivenza venga sfruttato da tutte le generazioni, dai più grandi e dai più piccoli. Un altro aspetto molto importate da considerare è che le associazioni del quartiere daranno vita al parco attraverso l’impulso e l’organizzazione di molteplici attività”.

Matteo Forciniti