Come previsto, dopo il televoto degli iscritti alla piattaforma Rousseau anche la giunta per le immunità del Senato ha detto no alla richiesta del tribunale dei ministri di Catania di poter processare Matteo Salvini. 

Il reato contestato al ministro dell'interno? Sequestro di persona aggravato, per non aver fatto sbarcare per cinque giorni 177 migranti dalla nave Diciotti. Salvini, però, a processo non ci andrà. Lo hanno salvato gli ex forcaioli a 5 stelle, quelli che fino a qualche mese fa promettevano in campagna elettorale di battagliare per l'abolizione dell'immunità parlamentare.

Sedici i voti a favore della proposta del presidente della Giunta Maurizio Gasparri di dire no all'autorizzazione, con 6 contrari. Tra i più scalmanati nei festeggiamenti per l'immunità garantita a Salvini il senatore del M5S Mario Michele Giarrusso, che ha ripetuto il gesto delle manette incrociando i polsi in direzione dei senatori del Pd che lo contestavano. "Io non ho i miei genitori agli arresti domiciliari", le parole di scherno del senatore riferendosi a mamma e papà Renzi.