Caos e tensione in Venezuela, dove si fa drammatica la situazione sociale e civile del paese, ancora alle prese con l'incertezza e l'instabilità politica con la querelle tra il presidente eletto Maduro e l'autoproclamato Guaidò.

Due indigeni Pemon sono stati uccisi dai militari a Kumarakapay, in un territorio non distante dalla frontiera con il Brasile. Un generale della guardia civile, José Miguel Montoya, è ancora trattenuto nella comunità indigena.

Nel frattempo l'Onu lancia l'allarme. Secondo l'Unhcr e l'Oim, le due massime organizzazioni internazionali su rifugiati e migranti, sarebbero 3,4 milioni i venezuelani emigrati per la crisi, circa l'11% della popolazione, con una media di 5mila fughe al giorno.