Da inizio anno a oggi gli sbarchi di migranti in Italia sono crollati del 94,37%. Ecco i dati diffusi dal Viminale, in base ai dati aggiornati al 15 marzo. Nel dettaglio, dal primo gennaio 2019 al 15 marzo sono 335 i migranti sbarcati in Italia mentre nel 2018, nello stesso periodo di riferimento, erano stati 5.945. "Azzerati gli sbarchi, finita la mangiatoia!", ha commentato sui social il ministro dell'Interno, Matteo Salvini. Dei 335 migranti sbarcati quest'anno, le prime tre nazionalità sono: Tunisia (67), Bangladesh (57) e Algeria (48).

I rimpatri nel 2019, aggiornati al 13 marzo dal Viminale sono "1.354, di cui 1.248 forzati e 106 volontari assistiti". Non si è fatto attendere il plauso del leghista Roberto Calderoli, vice presidente del Senato, che ha parlato di "invasione finita grazie a Salvini": "Gli sbarchi sono praticamente azzerati e conseguentemente stanno crollando le domande di asilo e i relativi ricorsi che ingolfavano i tribunali" - ha sottolineato l'esponente del Carroccio - e stiamo anche risparmiando miliardi, miliardi veri, perché mantenere 150/200mila immigrati richiedenti asilo costava alle casse pubbliche circa 5 miliardi l'anno". Sul crollo degli sbarchi, però, c'è chi ha voluto fare qualche puntualizzazione. Nei giorni scorsi il sindaco di Lampedusa, Totò Martello aveva parlato di sette sbarchi del 2019 più altri due trasferimenti, cui si aggiungono quelli del 2018: "Oltre 300 per un totale di oltre 3500 persone arrivate sull’isola".

Per il sindaco dell'isola dell'arcipelago delle Pelagie è "evidente che tutto ciò che viene detto agli italiani non tiene conto di quanto accade a Lampedusa, che è stata cancellata moralmente e geograficamente da questo governo. Eppure negli anni abbiamo svolto un’azione non indifferente per l’Italia e per l’Europa".