Sbarca anche in Italia il nuovo test genetico non invasivo in grado di aiutare a fornire diagnosi precoci di insorgenza del tumore del colon retto. Si chiama FL-DNA, è stato sviluppato dall'IRCCS Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori di Meldola e ha ricevuto lo scorso anno il Premio Innovazione Smau.

A proporlo il Centro Diagnostico Italiano, che consentirà ai pazienti di effettuarlo in associazione alla ricerca del sangue occulto nelle feci. Il test consiste in una mera analisi del Dna estratto proprio dalle feci ed è in grado di segnalare anche possibili infiammazioni non correlate direttamente a un tumore, ma da esaminare a livello specialistico.

Il tumore del colon retto nel 2018 si è rivelato la seconda causa di morte in Italia e ha colpito ben 51mila persone. La semplice ricerca del sangue occulto nelle feci non basta per una diagnosi precoce, avendo percentuali di falsi positivi nell'ordine del 40% dei casi.