È stata inaugurata al Museo de San Carlos di Città del Messico la esposizione 'Roma en Mexico/Mexico en Roma: las academias de arte entre Europa y el Nuevo Mondo (1843-1867'. La mostra, aperta il 6 dicembre, andrà avanti fino al 28 aprile 2019, arriva anche in occasione dei cinquant'anni del museo messicano. In visione 93 pezzi attraverso i quali si vuole portare al pubblico, perla prima volta, le relazioni che, in ambito figurativo, l'Accademia San Carlos ha sviluppato con la scena artistica della capitale italiana.

Un interscambio che ha avuto come protagonisti l'Accademia di San Luca e quella di San Carlos durante il XIX secolo. La mostra si suddivide in otto sezioni. Si va così da 'La fabrica del prestigio' che rappresenta il potere di legittimazione che Roma esercitò nel secolo XIX; 'Obras deviaje' dedicata alla importazione in Messico di modelli che rappresentavano la pittura e la scultura; 'Dramatis personae' che documenta il ritratto, il genere più ricercato al tempo; 'Virtud de los clasico' che offre la ricchezza dei temi presi dalla letteratura greca e latina; 'Lariqueza del pueblo' invece rappresenta quelle opere realizzate grazie ai modelli; 'La escuela del paisaje' include paesaggi e pitture di Eugenio Landesio e dell'ungherese Karoly Marko; 'La internacional del arte sacro'sono invece pitture a carattere religioso degli alunni della Academia San Carlos, eseguiti sia a Roma che a Città del Messico, mentre l'ultima sezione 'El espectaculo de la historia', vengono sottolineatele opere di Juan Cordero e Pelegrin Clavé relative a Cristoforo Colombo.

La mostra in questo modo vuole raccontare, visivamente, la storia dei rapporti artistici trale due capitali, presentando opere che rivestono una grande importanza anche perla storia dell'arte europea del XIX secolo.Ci sono dipinti realizzati in Messico da un artista ancora poco conosciuto, Carlo de Parise si arriva fino al breve regno di Massimiliano d'Asburgo e i suoi grandi progetti artistici. Si tratta di opere che provengono da numerose collezioni pubbliche e private, accompagnate da un catalogo di 384 pagine.

Sandra Echenique