Salvini e Di Maio, entrambi con nuove fidanzate o compagne che dir si voglia. E non son gossip o pettegolezzi come si diceva una volta. Sono fatti non più solo privati, sono fatti e atti praticamente pubblici. Anzi, leviamo il praticamente, atti pubblici: Salvini e Di Maio hanno entrambi scelto, non a caso e sicuramente dopo averci pensato e calcolato, di mostrarsi in pubblico appunto l’uno con Francesca, l’altro con Virginia. In pubblico a fare coppia. Salvini Matteo in coppia con Francesca Verdini a vedere Dumbo. Dumbo, un film. Che più pop non si può. Di Maio Luigi in coppia con Virginia Saba ad una serata all’Opera.

Dunque Salvini a ribadire la sua comunicazione fatta di immagini in cui divora Nutella o carboidrati e proteine a volontà e quindi cinema come ogni uomo qualunque con la sua compagna. Lo chiamano il Capitano, ad ogni uscita pubblica sono in tanti a chiedergli la grazia di costringere questo paese all’obbedienza, la grazia di far rigar dritto gli italiani, anzi in questo caso prima gli stranieri. Lo chiamano il Capitano, molta gente lo tratta come fosse la versione laica di Padre Pio e lui, Salvini, proprio per questo si fa e si mostra che più medio man non si può. Medio man sì, ma italiano vero e verace. E gli italiani, molti italiani, misurano l’italiano maschio che hanno davanti anche dalla donna che questi ha al fianco. Figurarsi se la regola non vale per il Capitano.

Il Capitano ha 46 anni, aveva una fidanzata di anni 37. Ora ha una fidanzata di anni 26. Elisa Isoardi ha 37 anni, Francesca Verdini 26 anni. Un caso i dieci e passa anni in meno tra l’una e l’altra fidanzata di Salvini? Certo che sì, al cuore e al caso appunto non si comanda. Però anche no, non solo un caso. Anche una quasi consuetudine, quella della fidanzata giovane per l’uomo di successo/potere e quella del fidanzato di successo/potere come stazione del cursus honorum per la ragazza giovane. Fidanzata giovane è bello e fa simpatia e non più come una volta sospetto, fidanzata giovane è garanzia e occhiolino strizzato ad ogni maschio italico: medio man sì, ma anche maschio alfa. Quindi al cinema,, mano nella mano con Francesca. Tutti a guardare tra giornalisti che poco afferrano della sostanza che Francesca si chiama Verdini e che è la figlia e che…profumo di Forza Italia. No, non è questo che conta di Francesca, quel che conta non è il cognome ma l’età: 26 anni è il suo brand.

Luigi Di Maio è capo politico senza la C maiuscola. Gioca altra partita d’immagine, quella del ragazzo brillante che si è fatto adulto per se stesso e per tutti. Non gioca a fare il Capitano d’Italia, gioca a fare il figlio d’Italia, il genero d’Italia. Quindi per Di Maio perfetta è Virginia Saba. È più grande di lui, Virginia ha 37 anni, Luigi 32. Ma in questa rappresentazione di coppia la circostanza non guasta e non stride, anzi. Fa, comunica stabilità. Fa, comunica adultaggine (e ci si passi il neologismo). In più Virginia ha respirato l’aria culturale del MoVimento, insomma è di M5S. E questo è molto importante, la comunanza di idee dà appunto l’idea di famiglia politica, di purezza e non contaminazione. Insomma mantiene una cosa che piace molto alla gente M5S: il noi e il loro. Sempre ben distanti, distanti e diversi. E l’andare insieme all’Opera non è sopravvenuto snobismo o arricchimento fittizio nelle abitudini, è manifestazione pubblica che finalmente quelli del Noi hanno preso il posto di quelli dei Loro. Salvini e Di Maio, la scelta di mostrare Francesca e Virginia, la fidanzata giovane e la compagna di idee. E il vecchio detto popolare un po’ rivisitato: dimmi che fidanzata mostri e ti dirò chi vorresti essere.