La mostra 'Antartica' di Paolo Pellegrin ha partecipato, in collaborazione con l'Istituto Italiano di Cultura di Osaka, al festival di fotografia “Kyotographie”. La mostra è il risultato del lavoro che il fotografo italiano, insieme alla Nasa, ha portato avanti per documentare il cambiamento ambientale in Antartide.

Pellegrin, romano ma da anni trasferitosi a Londra, vincitore di numerosi premi e collaboratore di Newsweek, ha così commentato il suo lavoro in Antartide: ''Penso di aver compreso cosa sia la romantica nozione del sublime: non è soltanto l’assoluta bellezza di questi paesaggi, è la sensazione di trovarsi di fronte ad una presenza che parla di eternità”.

Quindi sull'oggetto dei suoi scatti: “Sapevo di essere di fronte a qualcosa di straordinariamente bello, come una Cappella Sistina della natura. Una bellezza difficile da afferrare ma che contiene anche qualcosa di spiacevole”.