L’obbligo di segnalare gli abusi sessuali si ha notizia "all’ordinario del luogo o al superiore religioso" e uno sportello in ogni diocesi per le vittime. È questo il contenuto del motu proprio del Papa sulle molestie e le violenze negli ambienti ecclesiastici.

Nel giro di poco più di un anno - entro giugno 2020 - ogni diocesi dovrà dotarsi di almeno uno sportello dove potranno essere segnalati eventuali abusi sessuali: "Ciò che si vuole è che le persone che hanno sofferto abusi possano ricorrere alla Chiesa locale sicure di essere ben accolte, certe che saranno protette da ritorsioni e che le loro segnalazioni saranno trattate con la massima serietà". Il documento non riguarda solo le violenze su minori ma, si legge nel documento, "include anche qualsiasi caso di violenza sulle religiose da parte di chierici, come pure il caso delle molestie a seminaristi o novizi maggiorenni". L’altra novità introdotta è "l’obbligo per tutti i chierici, i religiosi e le religiose di segnalare tempestivamente" all’autorità ecclesiastica tutte le notizie di abusi di cui vengano a conoscenza come pure le eventuali omissioni e coperture nella gestione dei casi di abusi. Se fino ad oggi quest’obbligo riguardava, in un certo senso, soltanto la coscienza individuale, d’ora in poi diviene un precetto legale stabilito universalmente.

L’obbligo è sancito solo per i chierici e i religiosi, ma anche tutti i laici possono - e sono incoraggiati - a utilizzare questo sistema per segnalare abusi e molestie. Sulla questione, nel motu proprio si segnala che questo obbligo di segnalazione "non interferisce" in alcun modo con le leggi degli stati dove questi abusi avvengono. La disposizione, si legge nel documento, "non interferisce né modifica qualsiasi altro obbligo di denuncia eventualmente esistente nelle leggi dei rispettivi Paesi: le norme infatti si applicano senza pregiudizio dei diritti e degli obblighi stabiliti in ogni luogo dalle leggi statali, particolarmente quelli riguardanti obblighi di segnalazione alle autorità civili competenti".