La calcionovela è, dunque, finita: con uno stringato comunicato, la Juventus annuncia che, a fine stagione, Massimiliano Allegri lascerà la Juventus.

Ieri, nel corso di una conferenza-stampa, il presidente Andrea Agnelli e l’allenatore livornese hanno spiegato il perché. Accordo consensuale, grazie, baci e abbracci, e tanti saluti. Il popolo bianconero è diviso: la gioia di chi non ha mai amato questo tecnico, il suo gioco veniva considerato, soprattutto in Europa, troppo prevedibile, troppo scontato, e la malinconia di chi lo ha sempre stimato: per le vittorie, storiche, in Italia e per le due finali in Champions League comunque conquistate. I numeri "italiani" sono dalla sua parte, senza se e senza ma: cinque stagioni, cinque scudetti, quattro coppe Italia, due supercoppe. Ma, soprattutto in questa annata, con l’arrivo di Cristiano Ronaldo, tutti, sì davvero tutti, a cominciare da Agnelli, pretendevano la tanto agognata Champions.

Il sogno si è frantumato, questa volta, addirittura ai quarti di finale, contro i nipotini di Cruijff, i ragazzini spavaldi e cinici dell’Ajax. Una uscita di scena inaspettata: da quel momento, dalla sconfitta (1-2) senza attenuanti di Torino, Max Allegri, soprannominato "acciughina", per il suo fisico asciutto, si rende, perfettamente, conto di essere arrivato al capolinea della sua avventura alla corte di Madama. Lo sguardo triste di Cristiano, i malumori dello spogliatoio (vedi Dybala, Alex Sandro e Douglas Costa), le perplessità della dirigenza hanno, infine, portato al divorzio. Dopo la terza riunione. Dopo un fiume di parole e di possibili progetti. Niente da fare: e per Allegri ecco giungere il passo d’addio, carico di gloria, di cicatrici (quelle europee), di un amore che, via via, si è trasformato in lontananza.

Arrivederci, e grazie. La Juve sogna di poter strappare Guardiola al Manchester City. La società inglese, reduce dal trionfo in campionato contro il Liverpool all’ultima giornata, rischia di non partecipare alla prossima Champions League per una presunta "violazione del fair play finanziario". Pep, a quel punto, potrebbe chiedere di fare la valigia, e di partire per Torino. Vedremo. Si fanno anche i nomi di Didier Deschamps, campione del mondo con la Francia, ed ex giocatore e allenatore juventino, Simone Inzaghi, che ha conquistato la Coppa Italia con la Lazio, e di Mauricio Pochettino, il tecnico argentino che ha portato in finale il Tottenham in questa Champions. Allegri appartiene, da oggi, alla storia della società bianconera.