Speriamo di sbagliarci, ma la sensazione è che ancora una volta, sull'esempio di quanto capitato in troppe occasioni nel passato, Miami si possa distinguere per un'altra 'Festa della Repubblica' a porte chiuse, con inviti privilegiati, privando il cittadino italiano qualunque (non importa se fosse uno oppure mille) di poter partecipare alle celebrazioni dell'appuntamento più importante per la nostra nazione: il 2 giugno.

Ritorniamo sull'argomento per le decine e decine di telefonate e mail che abbiamo ricevuto in questi giorni.... L'annuncio della 'Festa' organizzata dal Consolato Generale d'Italia a Miami è stato dato il 13 marzo scorso con quattro righe nella propria webpage, sezione 'Notizie e comunicati stampa', che riportiamo: "Si comunica che la festa (con la minuscola ndr) della Repubblica 2019 organizzata da questo Consolato si terrà al Design District di Miami nello storico edificio del Moore Building il prossimo 31 maggio.

Le imprese interessate a partecipare dovranno fornire la propria manifestazione d'interesse entro il 15 aprile, inviando un progetto che possa rappresentare le qualità innovative e manifatturiere del made in Italy". Una bella idea quella di coinvolgere il nostro mondo dell'industria.

"Con la festa della Repubblica 2019 - si è sottolineato - il Consolato Generale d'Italia a Miami intende presentare alcune delle qualità del sistema imprenditoriale italiano". Perfetto, ma gli italiani, i cittadini che, come cita il Consolato, nella circoscrizione sono 42.000? Non c'è traccia di loro, mentre della 'Festa', se non andiamo errati, non si parla più nelle comunicazioni uscite successivamente nella webpage, oppure sui social Facebook e Twitter, i canali scelti per stare in contatto con la gente.

È stata solo resa nota la Seconda Giornata dello Sport che il Ministero degli Affari Esteri e il CONI organizzano per le comunità all'estero che si svolgerà oggi e l'1 giugno tra la Florida International University e Crandon Park a Key Biscayne, con la partecipazione, in qualità di testimonial, dei fratelli italo-americani Francisco e Niccolò Porcella, campioni di surf e sport estremi.

Ma la 'Festa della Repubblica' ci sarà ovviamente, abbiamo trovato, su Twitter, anche un invito (senza il quale crediamo non si potrà entrare al Moore Building del Design District) che qui riportiamo, omettendo per ovvie ragioni, il nome del destinatario: 'On the occasion of the Italian National Day'. The Consul General of Italy and Mrs. Cristiano Musillo request the pleasure of the company of... At a reception on Friday May 31, 2019 from 6:30 pm to 9:30 pm. Opening ceremony starts at 7:15 pm'.

Ecco allora che abbiamo pensato, attraverso le pagine di 'Gente d'Italia' di chiedere lumi al console Cristiano Musillo per avere delucidazioni al riguardo. Il dott. Musillo, dal suo insediamento a Ponce de Leon l'anno scorso, si è distinto per una instancabile attività, presente a decine di eventi 'made in Italy', ha aperto le porte del 'palazzo' avvicinando gli italiani che vivono a Miami, in Florida e nella circoscrizione del Consolato.

Ma adesso il 2 giugno, anzi venerdì prossimo 31 maggio, cosa succederà a Miami? Sarà una Festa solo per le imprese e pochi intimi? Non ci sono direttive, sovvenzioni da parte della Farnesina affinché la 'Festa' nel mondo sia di tutti? Ma oltre al Consolato non dovrebbe attivarsi anche il Comites?

A Città del Messico, all'Ambasciata italiana, ci sarà un ricevimento, aperto a tutti, bastava inviare una email con la copia del passaporto. A Mosca la 'Festa' è stata raddoppiata, due giorni, in un parco. A Detroit, l'ha annunciato Domenico Ruggirello presidente del Comites, appuntamento per tutta la comunità a Clinton Township. A New York, oltre ai tradizionali festeggiamenti in programma nelle Little Italy, Lower Manhattan, Bronx, Arthur Avenue, il Consolato Generale d'Italia in collaborazione con la NY Road Runners ha organizzato una corsa a Central Park per il secondo anno di fila, migliaia gli iscritti.

A Chicago invece appuntamento al Cultural Center e chi voleva partecipare doveva solo mandare una email a segreteria.chicago@ esteri.it. In Canada, a Vancouver, il Consolato in partnership con Comites, CGIE, Italian Cultural Center e Regione Emilia-Romagna, ha voluto una Festa che verrà 'suonata' il 6 giugno dalla Orchestra Casadei. A Buenos Aires un concerto al Teatro Coliseo il prossimo 1° giugno. Ad esibirsi sarà Lina Sastri,. Sono solo alcuni esempi, l'elenco potrebbe continuare, di quello che succederà un po' in tutto il mondo in occasione della 'Festa della Repubblica'.

Come ogni anno riceviamo telefonate e mail sempre sullo stesso argomento: perché a Miami non si fa nulla per la collettività nel giorno della Festa della Repubblica? Eppure basterebbe una semplice convocazione, anche sotto il Consolato, anche solo per stringersi la mano e applaudire il tricolore nel giorno-simbolo del nostro Paese.... A Miami invece nulla, la Festa come sempre è solo per inviti ai pochi intimi.... Che va bene così, in forma privata, scelta di giusta prerogativa del Console, ma gli altri, perché non pensare anche agli altri, a noi italiani del distretto della Florida con la i minuscola????

Anche perché non è che si vuole essere invitati alle "feste" per spiluccare la tartina e bere il sempre pessimo bicchiere di vino, (per fortuna a casa propria c'è di meglio...) Fatto é che dappertutto si celebrano due feste, una privata, diplomatico-consolare per i rapporti che servono al nostro Paese e l'altra che di solito organizza il Comites, per la collettività vera e propria. In fondo una stretta di mano al connazionale - visto che si viene anche pagati e profumatamente per questo - non fa mica male alla salute...

Di Roberto Zanni