L’allegria e l’entusiasmo erano alcuni degli aspetti che caratterizzavano la personalità di Mario Lannutti, storico dirigente della collettività italiana scomparso sabato a Montevideo all’età di 86 anni. Il destino ha voluto che se ne andasse silenziosamente in un sabato di festa proprio nel giorno in cui avrebbe dovuto cantare insieme agli amici del coro Voci e pensieri di cui faceva parte. Era un vulcano di energia Mario, non stava mai fermo finché ha potuto.

Prendeva la vita con grande ottimismo e aveva sempre quel sorriso in volto che trasmetteva a chi gli stava accanto buonumore e tranquillità. Parlando con lui -almeno fino a poco tempo fa- si restava sorpresi per la sua innata gioventù, la sua insaziabile passione e la sua tenacia. Come amava ripetere per spronare i connazionali, c’è bisogno solo di buona volontà per poter migliorare le cose. Un esempio di vita. Nato ad Archi in provincia di Chieti, arrivò in Uruguay nel 1965 "per amore" come aveva raccontato in una delle sue tante interviste a Gente d’Italia, di cui era un assiduo lettore. In quell’occasione -era il marzo del 2016- annunciava la fine del suo mandato da presidente nell’Associazione Abruzzese a cui aveva dedicato praticamente la metà di tutta la sua vita.

Un impegno iniziato nel 1974, due anni dopo la fondazione di questa associazione che aiutò a crescere: un giorno lo invitarono a partecipare e da allora non se ne andò mai più. Molteplici gli incarichi anche all’interno della collettività italiana in tutti questi anni: membro del primo Coemit (Comitato dell’Emigrazione Italiana, poi trasformato in Comites), presidente della Casa d’Italia e dell’ente di assistenza Aiuda nel quale ha ricoperto diversi incarichi. Mario sentiva sempre il dovere morale di aiutare i più deboli, era un sincero democratico e un uomo di profonda cultura. Prima ancora di essere abruzzese era italiano e per questo si trovava bene con tutti mettendo da parte ogni stupida gelosia. Per via delle origini della famiglia materna, frequentava l’associazione Figli della Toscana. Era anche uno di loro.

Negli ultimi anni l’amore per il canto lo ha portato a unirsi anche al coro friulano Voci e pensieri perché in fondo il canto è un’allegria, una gioia da condividere insieme agli altri. Da ricordare anche l’impegno nei mezzi di comunicazione, il programma "Tutti insieme" emesso da Radio Fénix, e i tantissimi riconoscimenti ricevuti tra cui: ambasciatore onorario degli abruzzesi nel mondo e cavaliere dell’ordine della stella d’Italia. Tantissimi i messaggi che sono giunti nelle ultime ore sui social network per omaggiare un uomo al quale era difficile non volere bene.

"Triste notizia dall’Uruguay" ha scritto il Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo. "Ci ha lasciato Mario Lannutti Bonanni, ex consigliere Cram. Un grande abruzzese che ha alacremente operato per la conservazione della cultura italiana nel Paese che gli ha dato ospitalità. Oggi lo piange l’intera comunità abruzzese del Sud America e tutti coloro che hanno apprezzato le sue qualità umane. Un affettuoso abbraccio ai suoi cari e agli amici di Montevideo".

Prega per lui Giovanni Costanzelli, amico e compagno di tante battaglie: "L’associazione Abruzzese perde il Presidente, l’Italia perde un grande Italiano, venne a Montevideo alcuni anni dopo di me, era più giovane di tre anni, un ragazzo colto, buono, dall’aspetto gradevole, educato, sorridente, ispirava fiducia per chi non lo conoscesse. Ebbe tre figli che educò affinché parlassero la lingua del padre, ebbe successo con responsabilità nel suo lavoro e nella Sua Associazione Abruzzese, era amico sincero a tutti noi che lo abbiamo conosciuto".

C’è una foto che aiuta a capire bene chi era e come viveva Mario Lannutti. Siamo alla fine del 2013 e alla tenera età di 81 anni, Mario viene riconfermato ancora una volta alla guida degli abruzzesi per l’ennesima sfida che lo attende. Appare felice. Per quanto possa sembrare strano, lo scatto è assolutamente naturale, non c’è alcuna preparazione. L’eterno ragazzo sorride e indica la targa con l’indirizzo della sede della sua associazione, del suo mondo. Non sappiamo dove sarà adesso Mario ma siamo certi di una cosa: continuerà a sorridere come ha sempre fatto.

Mario Lannutti

Di Matteo Forciniti