Inizia l’avventura in bianconero di Maurizio Sarri. Questa mattina l’ex tecnico di Chelsea e Napoli è stato presentato: la Juventus si affida alla rivoluzione sarrista per tentare l’assalto alla Champions.

L’ADDIO AL NAPOLI

“Negli ultimi mesi del mio terzo anno a Napoli stavo valutando se il mio percorso potesse ritenersi concluso, poi mi hanno levato ogni dubbio presentando Ancelotti. Ho preferito andare all’estero per non passare direttamente a un altro club italiano. A Londra ho vissuto un’esperienza bellissima, ma avevo bisogno di tornare in Italia. Questa opportunità mi è stata concessa dalla Juve, la società più importante d’Italia. Penso di aver sempre rispettato tutti”.

LA SCELTA DELLA JUVE

“Non ho mai visto una società così determinata a prendere un allenatore ed è uno dei motivi per cui ho accettato la Juve”.

GLI OBIETTIVI

“Mi aspetto di alzarmi la mattina e studiare il modo di vincere le partite, perché nulla è dovuto. La Juventus in Italia ha l’obbligo di essere la favorita e fare bene. Anche in Champions si punta a vincere, ma con la consapevolezza che ci sono 8-9 squadre con lo stesso obiettivo. Le responsabilità sono più forti a livello italiano; in Europa è un obiettivo da perseguire con una determinazione feroce, un sogno”.

MODULO

“Penso che non si debba partire dal modulo. Bisogna avere le idee chiare su quali sono quei giocatori che possono fare la differenza e metterli nelle condizioni di esprimersi al meglio. Il 4-3-3 del Chelsea era molto diverso dal 4-3-3 del Napoli perché modellato su Hazard e in passato ho adottato anche il 4-3-1-2 e il 4-2-3-1”.

ALLENARE RONALDO

“Negli ultimi anni ho allenato giocatori molto forti, con Cristiano Ronaldo si arriva al top mondiale. Mi piacerebbe fargli battere qualche altro record”.

QUERELA PER IL MIO PASSAGGIO ALLA JUVE? (ai tempi del Napoli, ndr)

“Nulla contro la Juve, era una notizia priva di fondamento in quel momento”.

LA RIVALITA’ CON LA JUVENTUS

“Ho vissuto tre anni in cui mi svegliavo la mattina e il mio primo pensiero era battere la Juventus. Era il mio dovere: ho dato il 110%, ma non ci siamo riusciti. E’ finita: ora darò tutto per questo club”

ACCOLTO CON SCETTICISMO

“E’ successo dappertutto: a Empoli, a Napoli, al Chelsea, ora qui. Nel calcio conosco un solo modo per battere lo scetticismo: vincere e convincere “.

TUTA

“Non lo so, parlerò con la società. Preferirei non andare sul terreno di gioco con la divisa sociale. L’importante è che a questa età non mi mandino nudo (ride, ndr)”.

CORI RAZZISTI

“Non posso cambiare idea solo perché cambio società. In Italia sarebbe ora di smetterla. E’ giusto fermare anche le partite”.

RITORNO AL SAN PAOLO

“Se riceverò applausi sarà una manifestazione d’amore. Se mi fischieranno sarà una manifestazione”.

LA PRESA DEL PALAZZO

“Volevo vincere lo scudetto, con tutti i mezzi possibili. In quel momento rappresentavo uno dei popoli che più amano la propria squadra, è stato un viaggio stupendo e siamo stati in ballo fino a 10 giorni dalla fine del campionato”.

HIGUAIN

“Gli voglio molto bene, penso dipenda da lui. Ascolterò i dirigenti su tutti i ragazzi che erano già qui: mi adeguerò”.

MERCATO

“Quando avremo un’idea più definita su come giocheremo cominceremo a parlarne. Più dei nomi, mi interessano le caratteristiche”.

L’EREDITA’ DI ALLEGRI

“Allegri lascia un’eredità pesante. Ha fatto un percorso straordinario: mi piacerebbe vedere ancora quella capacità di tritare la partita in dieci minuti nonostante una gara in difficoltà”.

PARATICI SU SARRI

“Abbiamo scelto Maurizio perché riteniamo che sia il miglior allenatore in questo momento. Ha mostrato grandi qualità in Italia, in Premier e a livello internazionale”.