"Siamo in una dittatura". Non usa mezzi termini Doriana Sarli, deputata del Movimento 5 Stelle, per commentare l'espulsione delle due colleghe Veronica Giannone e Gloria Vizzini dal gruppo parlamentare M5S alla Camera, decretata l'altro ieri sera via Blog. "

Penso che un gruppo politico debba discutere al suo interno - dice Sarli all'Adnkronos - confrontandosi su temi e modalità, proprio con chi la pensa diversamente. Penso che espulsioni senza neanche un dibattito interno rappresentino un atteggiamento antitetico con il mio concetto di democrazia".

La parlamentare campana - che ha condiviso con Giannone e Vizzini la 'battaglia' interna al M5S contro alcuni provvedimenti del governo, come il decreto sicurezza - ne ha anche per il leader del M5S, Luigi Di Maio, fautore di una nuova linea dura contro i dissidenti 5 Stelle.

"Trovo tutto questo molto grave. Siamo in una dittatura dove tutto è gestito dal capo politico o dalla rete. Una rete che ci vede tutti associati in un'associazione di cui non si conoscono volti e nomi degli altri associati... è pericoloso", attacca Sarli.

"Nell'articolo 1 della nostra Carta - insiste l'esponente grillina - si dice che 'la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione'. Non credo che il Movimento abbia dato una giusta interpretazione a questo principio costituzionale...".