Con una serie di iniziative, promosse dall'Istituto Italiano di cultura di Lisbona, in collaborazione con il Festival di Teatro di Almada, prendono il via le celebrazioni del centenario di Primo Levi, nato a Torino il 31 luglio 1919. Lisbona vuole così ricordare uno dei più grandi autori italiani del secolo scorso, il cui insegnamento rappresenta, oggi più che mai, un fondamentale punto di riferimento per la nostra società.

Dunque,  nell’ambito della 36ª Edizione del Festival di Almada si terrà un ciclo dedicato allo scrittore torinese che ha testimoniato la Shoah. Si apre con lo spettacolo teatrale 'Se questo è un uomo', rappresentato presso il Teatro Municipale Joaquim Benite. A raccontare le terribili esperienze di Levi nel campo di sterminio nazista sono gli attori della Compagnia di Teatro di Almada.

A seguire, per iniziativa dell’Istituto Italiano di Cultura, Fabio Levi, professore ordinario di Storia Contemporanea presso il Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino e direttore del Centro Internazionale di Studi Primo Levi, presenterà il documentario "Primo ufficio dell'uomo: I mestieri di Primo Levi", realizzato allo scopo di ripensare, attraverso l'esperienza e le opere di Primo Levi, un tema cruciale del nostro presente: il ruolo del lavoro nella vita degli individui e all’interno della società. Con un susseguirsi di brani di interviste televisive e radiofoniche, immagini fotografiche di repertorio, brevi testi, frammenti di radiodrammi e di atti unici tratti dalle opere, vengono ripercorse le tappe principali della formazione di Levi e della sua attività di scrittore e di chimico.

Infine, nel corso di un confronto, studiosi italiani e portoghesi affronteranno il tema “Le parole e il mondo nell’eredità di Primo Levi”. Tra gli altri, sarà presente il filologo e critico letterario Giovanni Tesio, autore dell’ultima intervista fatta a Levi nell’anno della sua scomparsa. Da parte portoghese interverranno i professori António Martins e Ricardo Presumido, specialisti di storia dell’Olocausto, il regista teatrale Rogério de Carvalho ed Esther Mucznik, vice presidente della Comunità Israelita di Lisbona e specialista di Storia e cultura ebraica.

Le celebrazioni per la nascita di Primo Levi si chiuderanno a fine 2019 con un'esposizione organizzata dall'Istituto Italiano di Cultura, insieme al Comune di Lisbona, su “I mondi di Primo Levi. Una strenua chiarezza”, realizzata dal Centro Internazionale di Studi Primo Levi di Torino. La mostra percorre la pluralità di esperienze e di interessi che hanno caratterizzato la vita e l’opera dello scrittore torinese: dalla formazione scientifica alla deportazione, dalla chimica come mestiere al mestiere di scrivere.