Le parole di Matteo Salvini, deluso dalla decisione del Gip di Agrigento sul caso Sea Watch e il conseguente rilascio della comandante Carola Rackete, sono state duramente criticate dall’Associazione nazionale magistrati. L’Anm, in una nota, sottolinea "ancora una volta" di aver registrato i "commenti sprezzanti verso una decisione giudiziaria, disancorati da qualsiasi riferimento ai suoi contenuti tecnico-giuridici, che rischiano di alimentare un clima di odio e di avversione, come dimostrato dai numerosi post contenenti insulti e minacce nei confronti del Gip di Agrigento pubblicati nelle ultime ore".

"Quando un provvedimento risulta sgradito al ministro dell’Interno, scatta immediatamente l’accusa al magistrato di fare politica. Appare poi estremamente grave - sottolinea ancora l’Associazione Nazionale Magistrati - la prospettazione di una riforma della giustizia finalizzata a selezionare i magistrati in modo che assumano esclusivamente decisioni gradite alla maggioranza politica del momento". L’Anm ribadisce come i giudici nei tribunali e nelle corti "applicano le leggi interpretandole secondo la Costituzione e le norme sovranazionali. Questo è il loro dovere in uno Stato di diritto e in una democrazia liberale e - conclude la nota - costituisce ineludibile garanzia per la tutela dei diritti e delle libertà di tutti i cittadini".

Da Nettuno, Salvini risponde: "Io non entro in casa altrui ma con quello che stiamo leggendo sulle spartizioni di poltrone e procure a cura di qualche magistrato penso che siano gli ultimi che possano dare lezioni di morale a chiunque. Rispetto il lavoro del 99% dei magistrati ma sentire che Salvini è il problema di questo Paese mi sembra veramente folle". Il ministro dell’Interno torna sulla decisione del Gip di Agrigento: "È una sentenza vergognosa" dice Salvini che aggiunge: "La scarcerazione mi ha provocato tanta rabbia. È stata una scelta incredibile con motivazioni incredibili perché qui si è messo a rischio la vita di alcuni uomini delle forze dell’ordine che stavano facendo il loro lavoro".