La demolizione dei resti del Ponte Morandi di Genova, effettuata con l’esplosione di un centinaio di cariche di dinamite ben collocate e sincronizzate è stato l’unico episodio in cui si potrebbe dire di aver visto il nostro Paese respirare l’aria del successo.

L’operazione è andata benissimo, a parte l’inevitabile polverone. Nessuna carica è rimasta inesplosa, nessun pezzo di ponte è piombato sulla Città. Lo spettacolo è stato da manuale. E da museo. Finalmente qualche cosa è andata bene. Anche l’assenza del cosiddetto ministro Danilo Toninelli (che, oramai, è un’icona della inefficienza e stupidità politica) sembra essere stata procurata da un’ineccepibile regia. Intorno "il verno della barbarie" come scriveva Carducci, malgrado i 40 gradi di calore.

La giustizia va malissimo e la corruzione strepitando incombe ai suoi vertici. Gli avvocati hanno tra loro anche un galeotto, tale di notte e, di giorno lo tollerano come "collega". Il Governo è un campo di battaglia tra le due parti politiche che lo compongono: mai si era visto nel nostro Paese maggioranza ed opposizione scontrarsi così violentemente come oggi si scontrano i ministri tra loro.

Corruzione ovunque. Spesso "colpita" solo dove non c’è. E corruzione tra colore che predicano le necessità di mettere le manette a tutto il Paese. Corruzione nell’Università con concorsi fasulli e "manovrati". E, poi, il Kidnapping giudiziario. Non è una novità. Inventai io questo termine quando ero Deputato e denunciai le follie dei Servizi Sociali di Bologna fatte parzialmente proprie di quel Tribunale dei Minori. Una organizzazione a delinquere, quella di Reggio Emilia per strappare i figli ai genitori e "venderli" al migliore offerente. Vergogna! Gli industriali, gli imprenditori, protestano che questo Governo, anzi, e ciò è ancor più grave e significativo, questo mezzo Governo affidato ai 5 Stelle, manda in rovina il Paese e la sua economia. Qui va bene solo la dinamite. I resti del Ponte Morandi sono saltati in aria alla perfezione. Evviva i tecnici dell’esplosione. Evviva la dinamite. Non dirò che, quindi, ci vuole la dinamite per mettere a posto l’Italia, ma francamente qualcosa del genere finisce per passarmi per la testa.