Un lungo articolo sull’Economist incorona Matteo Salvini come "l’uomo più pericoloso in Europa". Certamente "l’uomo più potente in Italia" scrive il settimanale britannico, domandandosi se il vice premier leghista "userà questo potere per distruggere l’euro". L’Economist segue Salvini in un evento pubblico a Orvieto, acclamato dai cori "Mat-te-o, Mat-te-o". Lo chiamano il Capitano e, scrive il settimanale, il suo soprannome che richiama alla memoria il mussoliniano Duce.

Ma non definisce Salvini come un neofascista. Sottolinea il vero problema, cioè che Salvini non sta dimostrando in alcun modo di poter risolvere alcuno dei malesseri che affliggono l’Italia. Non la stagnazione economica, né la disoccupazione. Ha due nemici preferiti: i migranti e Bruxelles, prosegue l’articolo, ricordando le ultime vicende sui due fronti, dal caso delle ong a quello della procedura Ue. I prossimi mesi saranno decisivi per la credibilità della coalizione gialloverde , spiega l’Economist, secondo cui i mercati finanziari sono stati relativamente calmi quest’anno, ma lo spread potrebbe rapidamente aumentare se non saranno mantenuti gli impegni sui conti pubblici, mentre il sistema bancario italiano è ancora troppo vulnerabile.

Resta da capire cosa intende fare il Capitano dinanzi alle richieste dell’Europa e alle aspettative dei mercati. Può affilare le sue armi oppure arrendersi, può forzare la situazione ed andare a elezioni anticipate oppure no. Il problema per l’Ue, conclude l’Economist, è che nessuno sa cosa questa meteora che sta brillando nei cieli d’Italia intende fare. Matteo Salvini ha twittato sui contenuti dell’articolo, rilanciando la narrativa del "siamo scomodi" di questi giorni in cui viene attaccato soprattutto per la vicenda dei fondi russi. "Ecco perché continuano a minacciarci" scrive il leghista.