Luigi Maria Vignali, direttore generale per gli italiani all’estero alla Farnesina, è intervenuto ieri al Senato nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle condizioni e le esigenze delle comunità degli italiani nel mondo. Vignali ha sottolineato: "Il deflusso degli italiani verso l’estero è un tema importante", di questo "è urgente acquisire consapevolezza nel Paese". Si tratta del "valore aggiunto iniziale più importante di questa indagine conoscitiva". Ha voluto poi ricordare quanto affermato tempo fa dal ministro dell’economia Tria che aveva puntualizzato come "La fuga di cervelli dall’Italia verso l’estero ci fa perdere circa 14 miliardi all’anno". E’ un tema chiave, ha detto Vignali, su cui è fondamentale "acquisire consapevolezza per dare risposte che, certo, sono complesse". Molto importante, ha anche rilevato Vignali, è "preparare i nostri ragazzi alla partenza, preparare percorsi e strategie di rientro, saper valorizzare chi è nato e cresciuto all’estero per poterne ‘ingaggiare’ le competenze in quella promozione del Sistema Paese che auspichiamo dalle nostre collettività".

Citando la recente conferenza degli Ambasciatori alla Farnesina Vignali ha poi aggiunto: "Tra varie dimensioni del soft power nel mondo si è parlato anche di quello che le nostre collettività possono esprimere per promuovere gli interessi del Paese". In questo contesto, ha ricordato Vignali, sono essenziali i servizi consolari: "Se vogliamo essere credibili nei confronti delle nostre comunità all’estero e se vogliamo che ci rappresentino, dobbiamo poter essere credibili su quello che offriamo in termini di servizi consolari". Per Vignali è necessario "dare servizi e riposte" agli italiani nel mondo "e poterci dialogare in termini innovativi", ai connazionali vanno offerti "servizi adeguati in termini di rapidità e di facilità d’uso impiegando tecnologie digitali". La rete consolare "ha avviato progetti di prima accoglienza per giovani e meno giovani. La metà di chi si reca all’estero, infatti, ha meno di 40 anni ma l’altra metà ne ha più di 40".

"Abbiamo lanciato il progetto Fast It che in poco più di un anno e mezzo ha registrato e gestito 300mila pratiche e a breve vorremmo lanciare un ulteriore servizio, la presentazione della pratica per il rilascio o il rinnovo del passaporto". Vignali ha anche annunciato l’intenzione di "introdurre due nuovi sistemi importanti nell’ambito di Fast It: pagoPA, per i pagamenti digitali a distanza, in modo da agevolare l’utenza. Un servizio che abbiamo integrato, circa il 30% dei nostri utenti ha già la possibilità di pagare attraverso dei sistemi non monetari ma vogliamo raggiungere obiettivi più ambiziosi". Integrando "il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) che servirà in futuro a consentire l’accesso a funzionalità ancora più importanti, in prospettiva addirittura al possibile voto elettronico. Purtroppo non è ancora molto usato in Italia, stiamo cercando di spingerlo per l’estero". Infine, ha detto, "stiamo lanciando la sperimentazione per la carta d’identità elettronica all’estero. La sperimenteremo a partire dal 20 settembre a Vienna, Nizza ed Atene. E’ un primo passo: contiamo in pochi mesi di poter estendere a tutto il resto dell’Unione europea e dei Paesi associati come Svizzera e Norvegia. La carta d’identità elettronica sarà molto richiesta, soprattutto nei Paesi dove non accettano più quella cartacea. In futuro potremmo avviare analoghe sperimentazioni anche al di fuori dell’Ue".