La tragedia di Marcinelle è "parte della memoria dell’Italia". Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione del 63esimo anniversario dell’incidente di Marcinelle in cui persero la vita 262 minatori, tra cui 136 italiani.
"Nel giorno in cui si commemora il sacrificio del lavoro italiano nel mondo desidero riaffermare la più partecipe vicinanza ai familiari delle vittime di Marcinelle e degli altri tragici eventi che hanno coinvolto i nostri connazionali all’estero, morti o feriti sul lavoro, prestato in condizioni difficili, per un futuro migliore per le proprie famiglie", ha scritto Mattarella.
Oggi ricorre il 63esimo anniversario della tragedia di Marcinelle, una delle pagine più nere della storia mineraria nel mondo e della storia dell’emigrazione italiana: l’8 agosto è stato proclamato, a buon titolo, nel 2001 Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo e oggi in tante città del nostro Paese si ricorda l’incendio scoppiato 63 anni fa in uno dei pozzi della miniera di carbon fossile del Bois du Cazier.
"La tragedia di Marcinelle, in particolare, è parte della memoria collettiva dell’Italia e dei Paesi che ne furono colpiti.
Il sacrificio di duecentosessantadue lavoratori, di cui centotrentasei connazionali, ci esorta a promuovere, oggi come in passato, migliori opportunità di lavoro e massime garanzie di sicurezza per tutti i lavoratori, in Italia, in Europa e nel mondo", ha sottolineato Mattarella, aggiungendo che "la tutela di tutti i lavoratori e la incessante promozione dei loro diritti costituiscono principi di civiltà irrinunciabili per ogni Paese e sono un obiettivo fondamentale nel processo di consolidamento della comune casa europea e dell’intera comunità internazionale".