Il passo indietro di Mauricio Macri. Il presidente dell'Argentina ha "chiesto scusa" ai cittadini per quanto accaduto al Paese dopo le primarie di domenica in cui è stato sconfitto dall'opposizione peronista in vista delle presidenziali di ottobre, ed ha annunciato misure economiche per attenuare le sofferenze della popolazione.

LE PROMESSE DI MACRI
In un video postato sui social, Macri ha annunciato il congelamento dei prezzi del carburante per 90 giorni, l'aumento del salario minimo e quello del reddito esentasse - in particolare per i lavoratori dipendenti - maggiori contributi alle famiglie con figli, misure di sostegno fiscale per le piccole e medie imprese e un buono di 5.000 pesos (82 euro) per i dipendenti pubblici.

LE SCUSE PER LA PRIMA REAZIONE
Il capo dello Stato si è poi in particolare scusato per la sua prima reazione dopo l'evidenza della sua sconfitta nelle primarie in cui ha addossato all'opposizione e alle "cattive scelte" dell'elettorato la nuova esplosione del dollaro. Ora Macri ha assicurato di "avere compreso il messaggio" degli elettori, aggiungendo di "voler rispettare chi ha votato per opzioni diverse dalla mia", ossia per la formula presidenziale peronista Alberto Fernandez-Cristina Fernandez de Kirchner.

UNA CRISI NON SOLO ECONOMICA
L'Argentina attraversa una crisi che non è solo economica, ma anche politica, con una coalizione che appoggia il governo in allarme ed in chiara difficoltà strategica per ribaltare la sconfitta di Macri (47,66% a 32,08%) a favore dell'opposizione nelle nove settimane che mancano alle presidenziali del 27 ottobre.