Quanti? Un’armata, 68.694. Un boom, da record assoluto.L’anno scorso erano 67.005. Perché sono così tanti i candidati ai test d’ammissione alle facoltà di medicina, odontoiatria e protesi dentaria? Spinti da pura passione, animati dal desiderio forte di mettere a disposizione del prossimo la propria umanità: assicurano e spiegano i rappresentanti della marea. In realtà, le motivazioni più terra terra potrebbero essere altre. Pratiche, materiali e un tantino prosaiche. Le statistiche infatti dicono questo: a cinque anni dal conseguimento della laurea, il 92,4% dei freschi medici trova la prima occupazione, con uno stipendio medio iniziale di 2.000 euro. In tutta Italia, contemporaneamente, l’armata dei 68.694 ha mosso il primo passo (importante, fondamentale, non evitabile) per diventare medico.

I test per cominciare, sotto forma di quiz preparati dal Miur. I quiz, proprio loro, l’incubo dei partecipanti ai concorsi. Sessanta quesiti da risolvere in cento minuti, per i partecipanti a questo maxi concorso. Una incredibile folla, gli ammessi alla fine saranno 11.568 in tutta Italia. Seicentocinquanta i posti disponibili a Milano, 9.500 i concorrenti. Uno su nove riuscirà a centrare l’obiettivo. Immancabili le proteste, tanto per gradire. Ad alta voce, contro il numero chiuso e l’uso di specializzanti negli ospedali. I cori, poi tutti in aula. Al Forum i candidati che hanno fatto domanda a Milano. Alcuni, un po’ dovunque, non solo nel capoluogo lombardo, si sono presentati ai test per la terza volta consecutiva. Il quiz delle sessanta domande: 10 di logica, 18 di biologia, 8 di chimica, 8 di fisica e matematica, ma soprattutto 12 dell’argomento considerato dai candidati il più ostico. La cultura generale, identificato anch’esso come una sorta di incubo.

"La scuola non ti insegna la situazione politica del tuo Paese, cosa succede nel mondo o chi è il primo ministro di un determinato Stato", il lamento e l’obiezione personale il ritornello recitato da alcune candidate nell’atto di cominciare la prova. La preparazione dei candidati è durata mesi. Necessari investimenti piccoli e grandi. Studiare privatamente costa migliaia di euro. Tantissimi preferiscono studiare a casa propria, dai 500 ai 100 euro la spesa media per non presentarsi da sprovveduti alla prova che introduce, quasi per tutti, al sogno di una vita. I più scafati, magari reduci scottati da precedenti esperienze non positive, ritengono di partecipare a una corsa impari. "Quelli che vengono dal liceo, o comunque recenti maturati, sono avvantaggiati. Freschi di studio, possono sfruttare conoscenze ancora vive". Come si comporterebbero se dovesse andare male anche questa volta? "Io mi butterei su biotecnologie", progetta un candidato di Pavia, pollice e mignolo di entrambe le mani nel gesto classico anti scalogna.

Vediamo intanto come funziona il meccanismo che darà vita alla graduatoria unica nazionale. Detta legge il punteggio, che non dovrà comunque essere inferiore a 20, pena l’esclusione dalla graduatoria. Ciascuna domanda senza risposta dà punti 0; l’errore viene valutato meno 0,4; la risposta esatta 1,5 punti. In Italia 68.694 persone, per lo più giovani, con il fiato sospeso da ieri, combattute tra speranza, sogno, preoccupazione. A Milano sono 3.303, per questo concorsone che potrebbe anche essere l’ultimo. In Parlamento si discuterà se spostarlo alla fine del primo anno di sperimentazione. Meno di duemila, 1938, i candidati che si sono presentati a Firenze. I posti disponibili 420. Stabilite le regole, trovato l’inganno. Registrato a Palermo il boom nella vendita di un mini auricolare. Quasi invisibile, prometteva di agevolare la prova di quanti l’hanno acquistato. Davvero tanti, con una spesa di 500 euro. Un aggeggio prezioso, che Amazon e Ebay offrivano a 100 euro. Una candidata ha scoperto la magagna. La direzione dell’Università informata con grande tempestività: attivata la polizia, deputata per controlli accuratissimi. La curiosità è grande: com’è finita? Restiamo in attesa di notizie.

Le prove di ammissione termineranno martedì prossimo in tutta Italia. Il 12 settembre è il giorno riservato ai candidati che si presentano al test in lingua inglese: 10.450, a fronte dei 7.660 dello scorso anno. Il controllo dei punteggi, unico e generale, sarà visibile nell’area del sito Università il 17 settembre. Dieci giorni dopo ogni candidato potrà accedere al proprio elaborato e alle correzioni. La pubblicazione della graduatoria nazionale è prevista il 1° ottobre. E poi? Almeno tre settimane saranno necessarie per lo scorrimento completo delle graduatorie. Promossi e bocciati avranno un nome e un numero a fine ottobre. Solo allora potranno scegliere la sede della nuova occupazione. Taglieranno il traguardo in 11.568, scremati dal gruppone di 68.694. Questa è l’Italia quando si parla di medicina all’università.

Franco Esposito