Non smette mai di sorprendere Italia Chiama Italia, il portale al servizio della propaganda del Maie (Movimento Associativo degli Italiani all’Estero) e del suo leader Ricardo Merlo. Principale divulgatore di una serie di fake news che riguardano le vicenda legate al consolato di Montevideo, l’ultima menzogna scritta ieri da questo portale è davvero una di quelle clamorose e tira in ballo per l’ennesima volta l’Uruguay. "Nuova sede consolare a Montevideo: inaugurata da poco, accoglie già il 41% degli utenti".

Nel giorno in cui l’uscente sottosegretario agli Esteri Merlo votava in silenzio la fiducia al nuovo governo Conte bis con la speranza di mantenere la poltrona, Italia Chiama Italia proseguiva il filone del racconto autocelebrativo di questo minuscolo partito entrato nella stanza dei bottoni e capace di cambiare le sorti delle politiche verso gli italiani all’estero. Si parla chiaramente dello sportello informativo appena aperto a Montevideo che continua ancora oggi a essere oggetto di una strana interpretazione da parte dell’accozzaglia Maie - Italia Chiama Italia: per loro si tratta di di "nuovo ufficio consolare" (sia chiaro aperto grazie alla generosità del sottosegretario), per l’Ambasciata di un più modesto un "ufficio delocalizzato".

"Dall’inaugurazione al giorno 6 settembre" -si legge- "si sono rivolte alla nuova sede ben 714 persone. Insomma, il 41% degli utenti si rivolge già alla nuova struttura". A quasi un mese dalla sua apertura, di informazioni ufficiali sul nuovo sportello fino ad ora non ce ne sono. Quindi da dove arrivano questi dati? Come già successo diverse volte negli ultimi mesi con il progetto di costruzione e dell’affitto della sede, la comunicazione istituzionale sui servizi consolari in Uruguay finisce per essere sostituita dalla propaganda politica. La Farnesina e l’Ambasciata restano in silenzio... per forza si incensa solo e sempre Piccato... La cosa più grave di questo articolo firmato da Luca Dassi è però un’altra e chiama in causa lo status dell’ufficio consolare di Montevideo che, improvvisamente, da cancelleria consolare diventa addirittura consolato generale. Una balla colossale ripetuta ben 2 volte.

"Fino al 6 settembre sono state 1032 le persone che hanno bussato alle porte del Consolato Generale". E poi ancora: "Negli uffici del Consolato Generale di Montevideo solo nelle ultime tre settimane sono state evase oltre 600 pratiche di passaporto, decine di pratiche di cittadinanza e di legalizzazioni". Nel mondo dei sogni del partito di Ricardo Merlo e Aldo Lamorte può succedere di tutto: in Parlamento cambia alleanze da destra a sinistra a secondo dell’occorrenza, in Uruguay è perfino capace di far aprire sedi immaginarie.

Matteo Forciniti