Fu anche grazie a Mario Batali, chef tra i più conosciuti degli States, che Eataly ha cominciato il suo percorso, di successo, negli Stati Uniti. All'inaugurazione del primo punto vendita americano del gruppo italiano, lo chef era in prima fila. Poi sono successe cose spiacevoli, accuse di molestie sessuali, che si sono succedute e che hanno messo Batali, ovviamente, in pessima luce.

Così Eataly lo ha prima emarginato, togliendo quella imbarazzante figura dai propri messaggi pubblicitari, poi adesso, lo ha anche estromesso totalmente cancellando così quella ingombrante figura. Chris Giglio, portavoce di Eataly negli States, ha infatti annunciato ufficialmente che le quote di minoranza del gruppo che erano in possesso di Batali, sono state acquisite dalla stessa azienda. Chiuso definitivamente un rapporto che già dal dicembre del 2017 era stato trasformato in una specie di 'divorziati in casa'.

Mario Batali insieme a Joe Bastianich era stato artefice del trionfo in USA del made in Italy della gastronomia, poi le accuse e la impossibilità di portare avanti un rapporto che, visto ciò che era successo, era diventato impossibile. Batali si è pronunciato innocente in risposta alle accuse formulate. Messo in libertà su cauzione, se dovesse essere ritenuto colpevole, finirebbe in carcere oltre che a essere iscritto nel registro degli 'sex offender' molestatori sessuali.

La società tra Batali, Joe Bastianich e la madre Linda, istriana, ma nata quando la sua città era sotto l'Italia, ha portato al grande successo di Eataly che da New York ha cominciato ad espandersi a Chicago, come a Los Angeles, Boston e Las Vegas oltre che a una seconda location ancora nella Big Apple. Batali, che d'ora in poi non avrà più nessun legame-contatto con Eataly, di quello che era il suo impero ha ancora, tra le altre cose, quote nel ristorante 'Spotted Pig' la cui proprietà è condivisa con Ken Friedman, tra l'altro anche lui accusato di molestie da ex impiegate.

Tony Porpiglia - Caterina Pasqualigo