Non è molto numerosa la comunità italo-americana nello Utah, ma ugualmente ha una storia lunga e interessante. Per trovare il primo italiano registrato nello stato si deve andare al 1848, si chiamava Joseph Toronto, il vero nome Giuseppe Taranto, che fu anche il primo connazionale a convertirsi alla chiesa dei Mormoni, il movimento di Latter Day Saint e che fu anche uno dei primi missionari della Church of Jesus Christ of Latter-day-Saints.

Era nato a Cagliari, era un marinaio e la conversione avvenne durante una sosta a Boston, quando incontrò un missionario della Latter Day Saints. Furono due le grandi ondate di emigranti italiani nello Utah: la prima tra il 1850 e il 1880, tra gli altri anche un gruppo di 50 persone provenienti da Torino. Poi successivamente, la seconda tra il 1890 e il 1920. In quell'arco di tempo furono migliaia gli emigranti italiani che arrivarono nello Utah, la maggior parte provenivano da Calabria e Sicilia, ma ce n'erano anche dal nord, in particolare Piemonte e Trentino.

Furono soprattutto tre le città dove si stabilirono: Salt Lake, Carbon e Weber, lavorando nelle industrie minerarie e nelle ferrovie. E durante questo periodo la Little Italy di Salt Lake sorse nella zona ovest della città, con la nascita di piccoli negozi, soprattutto di alimentari. Oggi sono circa 60.000 gli italo-americani residenti nello Utah.