Il 9 novembre Montevideo celebrerà ancora una volta la sua diversità culturale. Per il sesto anno consecutivo il Municipio C della capitale organizzerà infatti l’Incontro delle Collettività, una delle diverse feste che si propone di celebrare e promuovere l’identità multiculturale protagonista della vita dell’Uruguay tanto nel passato come nel presente.

L’appuntamento è organizzato dalla commissione di cultura del Concejo vecinal 3 come spiega a Gente d’Italia la portavoce Angelica Bondad: "Questa iniziativa è nata con un obiettivo sociale nel 2014 in occasione delle diverse attività del Día del Patrimonio. Visto il grande successo ottenuto abbiamo pensato di riproporla ogni anno come evento autonomo promosso da un Municipio che ha nei suoi quartieri degli ottimi esempi di integrazione".

La festa si svolgerà a partire dalle ore 16 presso la nuova Plaza Terminal Goes tra le vie Gral Flores e Domingo Aramburu. In caso di maltempo verrà posticipata al 16 novembre. C’è tempo fino al 20 ottobre per iscriversi. Alle collettività partecipanti verranno forniti gratuitamente tutti gli spazi necessari fra stand e il palco dove si susseguiranno diversi spettacoli artistici e musicali durante la giornata. "Vogliamo riscattare le nostre radici, la nostra identità" afferma con determinazione Angelica Bondad.

"I movimenti migratori sono stati parte integrante della nostra storia come nazione. Oggi abbiamo il compito di trasmettere queste storie alle nuove generazioni affinché venga conservata questa memoria". Proprio per questi motivi, l’Incontro delle Collettività "rappresenta un’ottima opportunità di scoprire le nostre radici e dare visibilità e diffusione ai gruppi che ne faranno parte". Per quanto incredibile possa sembrare, alla festa del Municipio C l’Italia è sempre stata assente.

Nessun gruppo, nessuna associazione o istituzione ha mai partecipato: un amaro paradosso per il protagonismo di cui un tempo godeva il Bel paese in Uruguay e oggi relegato praticamente a mero ricordo del passato. Così come recentemente denunciato da Gente d’Italia in vista della Fiesta de las Migraciones del Mumi, anche in questo caso regna il silenzio più assoluto. "Abbiamo cercato di metterci in contatto con alcune associazioni ma purtroppo non siamo mai riusciti a concretare una presenza e questo ci dispiace molto. Ecco perché questa volta vogliamo approfittare dell’occasione per lanciare un invito con buon anticipo in modo da poter organizzarsi con tempo" spiega la rappresentante del Concejo vecinal 3 cosciente dell’arduo compito che rappresenta oggi cercare di mobilitare una collettività scoraggiata e abbandonata dai rappresentanti istituzionali.

"L’Italia è una parte fondamentale delle nostre radici. In un evento del genere deve assolutamente essere presente. Capisco che per alcuni può risultare difficile organizzarsi ma possiamo pensare a cose semplici e cercare una forma alternativa per assicurare una forma di partecipazione e diffondere un po’ di cultura italiana come può essere l’aspetto gastronomico, la danza, il canto o l’artigianato. Tanta gente ha voglia di scoprire le proprie origini ma non sa dove dirigersi e questo vale anche per me".

All’appello del Municipio C risponde subito Sabrina Verger, giovane discendente friulana che ha rappresentato recentemente l’Uruguay al seminario dei giovani italiani nel mondo di Palermo, che lascia aperta la possibilità: "Ho cercato di diffondere l’invito alla mia associazione, la Famèe Furlane ma sarebbe una buona cosa partecipare in modo unitario come giovani italiani e non separatamente come singola associazione dato che già noi giovani siamo pochi. So che è difficile, la maggior parte di noi ha poco tempo libero ma insieme possiamo vedere se è possibile riuscire a fare qualcosa". Chi è interessato può scrivere una mail a: sabrinaverger@gmail.com.

Di Matteo Forciniti