"Finché non arriva il nuovo ambasciatore non si sa nulla". Regna ancora il massimo riserbo sul progetto della costruzione del nuovo consolato di Montevideo che si trova nella delicata fase dell’elaborazione delle proposte. Quanto arriverà a costare l’operazione fortemente sponsorizzata dal Maie (Movimento Associativo degli Italiani all’Estero) e avallata dalla Farnesina? E soprattutto chi ci andrà a guadagnare da questo fiume di denaro pubblico che arriverà generosamente da Roma?

L’imminente cambio al vertice della rappresentanza diplomatica italiana in Uruguay ci porta a un’altra importante considerazione: cosa dirà il nuovo ambasciatore Giovanni Battista Iannuzzi al riguardo? Andrà sulla stessa direzione del Maie come fatto da Piccato oppure si opporrà? Dopo l’inaugurazione dell’ufficio informativo del mese scorso sfruttato come mezzo propagandistico dal partito del sottosegretario agli Esteri Ricardo Merlo, a breve ci sarà da decidere sul grande progetto della costruzione del nuovo edificio che sorgerà all’interno della sede dell’Ambasciata. Come promettono da tempo politicanti e burocrati, se mai vedrà la luce questa nuova palazzina servirà per risolvere definitivamente il noto problema dei servizi consolari.A che punto siamo oggi? Come spiegato dalle autorità diplomatiche, tutto il lungo iter amministrativo che porterà alla realizzazione di un nuovo consolato prevede 3 diverse tappe: il progetto preliminare, la fase esecutiva volta a scegliere lo studio di architettura e la fase finale con la gara d’appalto per scegliere la ditta che costruirà l’edificio. Da quello che sappiamo fino a ora la scelta dell’architetto che condurrà i lavori costerà (con iva inclusa) 44mila dollari.

L’architetto è stato già scelto oppure si è ancora in fase di valutazione? In base alla tendenza del mercato questi 44mila dollari rappresenterebbero il 10% del costo totale di costruzione, quindi il valore finale del consolato potrebbe aggirarsi quasi sul mezzo milione di dollari. Fonti ufficiose raccolte da Gente d’Italia parlano già di 4 progetti selezionati che hanno superato una prima fase di analisi in attesa della decisione definitiva. In base a queste informazioni la spesa totale dell’intera operazione consolato -con i diversi progetti già presentati- farebbe lievitare i costi fino al milione di dollari. Dopo anni di sistematico abbandono, dunque, l’Italia tornerà protagonista in Uruguay con un notevole investimento.

Ma ne vale davvero la pena? Concretamente, cosa cambierà nella nuova palazzina rispetto al presente? Si annunciano 650 metri quadrati su due piani così divisi: un grande ufficio al piano superiore per il "capo cancelleria / console" e sotto normali uffici per il pubblico. In questo modo verranno risolti i veri problemi che patiscono i connazionali? E poi ancora Montevideo tornerà ad essere un consolato vero e proprio o rimarrà una cancelleria consolare? Secondo le previsioni ufficiali, l’Ambasciata conta di avere il progetto finale verso metà novembre e poi la parola passerà al Ministero degli Esteri.

Matteo Forciniti