Giosuè Calaciura, col potente romanzo "Borgo Vecchio", e la traduttrice in francese dell'opera edita da Noir sur Blanc, Lise Chapuis, sono i vincitori della terza edizione del Premio per la narrativa "Marco Polo Venise", iniziativa ideata dalla promotrice letteraria Christine Bach, volta a insignire il successo di un’opera italiana sul mercato francofono. Il 12 ottobre, è avvenuta la cerimonia di premiazione nell’Auditorium della VIU sull’Isola di San Servolo, a partire dalle 17.30. Erano presenti anche l’Ambasciatore d’Italia in Francia, Teresa Castaldo, l’Ambasciatore di Francia in Italia, Christian Masset, l' Ambasciatore Carlo Marsili, Il Console Generale della Macedonia del Nord Stojan Vitanov ed il Vicepresidente dell'Unione dei Consoli Onorari in Italia Mattia Carlin arrivato anche con il presidente di Unionmeccanica del Veneto Andrea Tiburli.
Il Prix vanta come sponsor organizzativo la Venice International University (sede della VIU), presieduta dall’Ambasciatore Umberto Vattani, che è anche presidente della Giuria.
L’iniziativa gode, inoltre, del sostegno finanziario del Gruppo Generali e del contributo del Gruppo Altran.
Calaciura ha prevalso su una nutrita schiera di scrittori connazionali che si trovano, al pari suo, ai primi posti nelle classifiche dei bestsellers stranieri in Francia. Alla cerimonia di premiazione hanno preso parte anche alcuni componenti della Giuria, che sono esponenti dell’intelligentia dei due Paesi, nonché i sostenitori del Prix stesso, a cominciare dal Gruppo Generali, main financial sponsor dell’iniziativa, ed altre aziende che hanno contribuito a tale azione di “diplomazia culturale”, come esponenti di vertice di Altran.
Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha ricevuto i vincitori del Premio, gli organizzatori e i componenti della Giuria alle ore 9.30 a Palazzo Ducale.
"Di regola, si premia un romanzo in lingua originale. In questo caso, invece, si allarga lo sguardo alla sua traduzione in francese - ha affermato Umberto Vattani, presidente della Giuria -. I traduttori vanno incoraggiati, affinché il panorama della narrativa italiana, così ricco e articolato, venga riflesso senza lacune o stereotipi nel mondo letterario francese. Alla VIU - ha concluso - stiamo pensando di moltiplicare queste iniziative, per meglio diffondere la narrativa italiana nel mondo".
"La filosofia originale che ispira il Premio e mi ha spinto a realizzarlo – ha sottolineato invece l'ideatrice del premio Christine Bach - sta appunto nel considerare la letteratura come ponte intellettuale per il dialogo fra i popoli, in una tensione comune verso la pace".
"In qualità di Vicepresidente dell'Unione dei Consoli Onorari in Italia sono lieto di apprendere che Dantzig, autore, tra l'altro, di 'A proposito di capolavori', alla domanda su quali scrittori, secondo lui, meriterebbero il Nobel ha risposto che 'uno dei migliori romanzieri italiani viventi è Giosuè Calaciura'. Ringrazio l'Ambasciatore Umberto Vattani che ha sottolineato l' importanza dei Consoli Onorari come promotori della cultura dei Paesi che rappresentano" ha commentato Maria Carlin.
Giosuè Calaciura, giornalista e scrittore, collabora con giornali e riviste. I primi passi nella carta stampata li ha mossi nel mitico quotidiano "L'Ora", di Palermo. Ha scritto per il teatro e la radio. È autore della trasmissione Fahrenheit di Rai Radiotre. Tradotto in Spagna, Germania e Francia, i suoi racconti sono pubblicati in antologie e raccolte.

L'ambasciatore Umberto Vattani
Il Console Generale della Macedonia del Nord Stojan Vitanov, l' Ambasciatore Carlo Marsili, l’Ambasciatore d’Italia in Francia, Teresa Castaldo, l’Ambasciatore di Francia in Italia, Christian Masset e il Vicepresidente dell'Unione dei Consoli Onorari in Italia Mattia Carlin.