Caro Direttore,

il "negro di m...." pronunciato da una mamma durante una partita di calcio di "pulcini" di 10 anni nella Brianza, ha forse disinnescato una bomba che è lì, immobile da decenni nel nostro paese, nel nostro continente, nel nostro mondo! Le continue politiche sbagliate dei governi di destra e di sinistra negli ultimi 40 anni, hanno messo in evidenza un problema che ormai è difficile da risolvere. Il razzismo, quello vero, quello viscerale e incompreso è una realtà incontrastabile in tutto il mondo. Dopo migliaia di errori, milioni di rifugiati e centinaia di milioni di poveri che scappano dalla miseria, dalle torture o dalle guerre civili, il mondo si è ritrovato con barriere etiche e pratiche invalicabili. Ci sono tanti elementi da tenere in conto.

Dalla povertà alla guerra, dalla disoccupazione alla conquista religiosa, insomma, il menú è enorme, ma, la maggior parte dei paesi non riesce ad arginare il gravissimo problema della convivenza pacifica fra gli esseri umani. Non tutti sanno che, nelle nostre vene, ovunque, scorre sangue con molteplici DNA.

Ho un amico di cognome italiano Colla che si è fatto lo studio del DNA negli USA. Si tratta di un esame neanche tanto caro (attorno ai 300 Dollari) che ci mostra le nostre radici ancestrali. Anche lui, come centinaia di migliaia che si sono fatti lo studio, ha scoperto di avere sangue italiano, inglese, russo, indigeno e africano. C’è un bellissimo video su Youtube (https://www.youtube. com/watch?v=YBU2-qmIYCc) che ci mostra i volti di tante persone quando scoprono le proprie origini. Inglesi che odiano i tedeschi ed hanno un 10% di origine tedesco o musulmani turchi che scoprono di avere origini talibane! Ognuno di noi è formato da diversi ceppi etnici e siamo il risultato di migrazioni di ogni genere registrate in millenni, specialmente noi italiani che abbiamo un po’ scoperto il mondo!

Allora! Perchè questo razzismo è sbarcato anche da noi? Popolo intollerante e a sua volta emigrante ed immigrante? La risposta è molto logica: la mancanza di coerenza della nostra classe politica che bazzica fra razzisti e anti-razzisti, fra tolleranti e intolleranti, fra esclusione e inclusione, iure loci o iure sanguinis, in poche parole fra inefficienza e inefficacia. Gli sbarchi della disperazione, che da decenni stanno martoriando il nostro paese, sono stati usati come argomento politico principale anche nell’ultima campagna. Molti italiani non capiscono come ci sono centinaia di migliaia di extracomunitari da mantenere, da alimentare, da sostenere nelle loro speranze.

Come eterni emigranti, gli italiani si sono abituati a "colonizzare" (ricordiamo che la parola colonizzare viene dal nostro genovese che scoperse l’America) senza dominare. Noi non siamo stati mai come i nostri "antichi romani", Attila, o come Gengis Khan, Jerjes, Napoleone, Stalin o Hitler. A noi ci è sempre bastato poter sviluppare i nostri valori o la nostra pizza e pasta un po’ dappertutto. Non siamo mai stati "conquistadores", eccetto quella barzelletta storica che ha provocato morte e terrore raccontataci da Mussolini. Noi italiani siamo stati sempre tolleranti, forse troppo dice Salvini, ma ci è andata abbastanza bene, almeno fino ad oggi.

Il grave problema che deve affrontare l’Europa, quindi anche noi, è la silenziosa invasione musulmana, con i suoi 8 figli a famiglia contro i nostri europei 1,38. In Francia già, dei nati negli ultimi 20 anni, la metà sono musulmani e, secondo i calcoli di alcuni "demografi", entro il 2040, la Francia sarà una Repubblica Islamica. Qualcosa di simile succede in Belgio, in Germania ed in altri paesi, mentre nell’emblematico UK, dagli 82.000 del 1990, già siamo quasi a 5 milioni e con un Sindaco della Capitale. Allora, cosa succederà nel secolo XXII? Nessuno lo sa ma, se non ci sbrighiamo a portare a terreno cosciente questa incontrastata realtà, potremmo finire proprio male. Molte luci si sono accese, come quel "negro di m..." di una mamma! Cosa dovremmo aspettare per prendere misure più coerenti?

Stefano Casini