L'ex presidente del Brasile Luiz Inacio Lula da Silva è stato scarcerato dalla prigione di Curitiba. Lo ha deciso la Corte Suprema, che ha reinterpretato una norma che imponeva ai condannati giudicati in appello di andare immediatamente in carcere. I giudici hanno stabilito che la sentenza diventerà esecutiva solo al termine del terzo e ultimo grado di giudizio.

Dopo oltre un anno e mezzo di prigionia, dunque, Lula ha potuto riassaporare la libertà. Accusato di corruzione in due processi diversi, lo scandalo Petrobras e l'inchiesta di corruzione riguardante il colosso delle costruzioni Odebrecht, Lula era stato condotto in carcere durante la corsa alle ultime presidenziali, che hanno visto poi il trionfo di Jair Bolsonaro. 

All'uscita dal carcere l'ex presidente ha alzato il pugno al cielo e ringraziato i presenti. Poi ha inviato un messaggio anche al leader della sinistra italiana Massimo D'Alema, che andò a visitarlo in carcere durante la prigionia, pubblicato sul sito del Corriere della Sera.

"Caro Massimo, grazie per la solidarietà", il saluto di Lula. "Sarò eternamente grato per tutto quello che hai fatto in termini di solidarietà a livello internazionale. Spero di vederti a un congresso in Brasile o di incontrarti nella bella Italia. Puoi star certo che continuerò a lottare per il mio paese, la mia gente, il mio popolo".