Una ideologia (se volete possiamo chiamarla visione d’insieme) è necessaria. Quella che tanti chiamano "morte delle ideologie" (vedi il M5S e il suo "non hanno più senso destra e sinistra") non è altro che l’adozione acritica dell’ideologia dei mercati. In ogni caso l’ideologia (quale che sia) non va seguita come una religione con dogmi ed eresie, ma con una sana ragionevolezza e mettendo sempre al centro la vita delle persone. Altrimenti si arriva all’integralismo e quello fa male.

Su Taranto e l’Ilva mi pare di intravedere barlumi di ragionevolezza: qualcuno finalmente comincia a parlare di #nazionalizzazione, superando la paura di essere chiamato pazzo. Certo far entrare lo Stato con tutti e due i piedi nell’industria comporta il rischio che gente come Di Maio, Renzi o Salvini scelga i manager in base alla fedeltà e non in base alla capacità gestionale.

Ma d’altro canto, veramente aspettiamo che dai mercati arrivi il buon samaritano che salvi ambiente a Taranto, occupazione e livelli produttivi dell’Ilva? Vero che tra poco arriva Babbo Natale, ma non credo sia attrezzato per queste operazioni. Quindi studiamo una strada per un massiccio e risolutivo intervento della Stato andando "avanti con giudizio".

FRANCESCO CAMPANELLA