Tre anni di attesa, ma adesso ci siamo. Apre a Toronto Eataly, prima volta in Canada, quarantesimo store in tutto il mondo. Un evento atteso, una festa italiana che si espande su oltre 4.600 metri quadrati all'interno del Manulife Centre at Bay and Bloor. Tre piani, pasta fatta a mano, forni per pizza, ristorante dedicato al pesce, enoteca, oltre 400 tipi di formaggio, poi ancora gelateria, birrificio, il mercato e anche l'aula per imparare a cucinare e, con solo l'aggiunta di una attesa di un altro mese, il bar italiano che servirà, come succede in Italia, ogni tipo di bevanda, dal caffè agli alcolici.

"Di solito noi mettiamo un cartello - ha spiegato Nicola Farinetti, CEO e figlio del fondatore Oscar - con la scritta 'Benvenuti in Italia' perchè questa è l'aspettativa della gente: vado in Italia e voglio mangiare pasta e pizza. E se spesso la gente non prende la pizza sul serio, noi lo facciamo. Al punto che abbiamo creato una partnership con una famiglia napoletana, Rossopomodoro, per fare la nostra pizza Napoletana. Ma ai nostri clienti suggeriamo di provare ogni cosa, dalla Margherita Verace, e noi usiamo solo quattro, cinque ingredienti. È così facile nascondere i cattivi ingredienti con l'aggiunta di condimenti, noi no, perchè se ne usi soli quattro, cinque, devi scegliere sempre i migliori. Una delle nostre filosofie è che è difficile essere semplici".

Tre i tipi di pizza oltre alla Napoletana, alla pala (Romana) e al padellino (da Torino). Lo stesso criterio viene poi usato anche per le altre specialità, a cominciare dagli spaghetti al pomodoro. E se ti piace quello che mangi, come ormai è una costante in tutti gli Eataly, si possono acquistare gli ingredienti e farsi la ricetta a casa. C'è poi il pastaio Luca Donofrio che ha anche un account su Instagram dove si possono seguire le sue creazioni. E ogni Eataly ha lo stesso forno a legna, realizzato in Spagna e assemblato sul posto: da lì vengono sfornate 1000 pagnotte al giorno, usando farina biologica e macinata sulla pietra.