Si tratta ad oltranza. Governo "giallorosso" da una parte, rappresentanti di Arcelor Mittal dall'altra. L'obiettivo è sempre quello: evitare che il colosso franco-indiano dell'acciaio possa abbandonare lo stabilimento di Taranto. E c'è, guarda caso, proprio il dossier ex Ilva all'esame del Consiglio dei ministri in programma oggi, a Roma. Un ordine del giorno di quelli per la serie "dentro o fuori". Di questo, insomma, discuteranno il premier Giuseppe Conte ed i suoi ministri,  prima dell'incontro con i vertici di Arcelor Mittal previsto sempre per oggi a Palazzo Chigi. Intanto trapelano spiragli. "Lo scudo penale" può essere "un elemento che potremmo andare a considerare. Tratto se l'attività non sarà dismessa', ha lasciato intendere il presidente del Consiglio. Dal canto suo l'azienda si è augurata di fare "buoni progressi" nella trattativa con il governo. Anche se, è stato ribadito, la situazione permane "' difficilissima". Abbiamo "fatto ogni sforzo in buona fede", hanno precisato ancora dai vertici di Arcelor. Sul versante della produzione industriale, intanto, si registra il "muro" dei sindacati rispetto alla ventilata ipotesi di abbassare la produzione.