Poche settimane fa sembrava essere ad un passo dall'esonero tanto che il club aveva deciso - salvo poi rimangiarsi tutto - di farlo tornare tra i banchi per seguire un corso di cultura aziendale. Ieri invece, Fabio Cannavaro si é preso la sua rivincita, superando agilmente 3-0 lo Shangai Shenhua e conquistando il campionato cinese alla guida del Guangzhou Evergrande. È l’ottavo titolo di Super League cinese per il club, ma è soprattutto il riscatto di Cannavaro che non deve aver vissuto giorni semplici dopo le pubbliche accuse della dirigenza ("È incapace di correggere gli errori").

Cannavaro era stato messo in discussione dopo un pari interno (2-2 con l’Henan Jianye) che aveva complicato la classifica dell'Evergrande a 3 giornate dalla fine. Il club aveva annunciato Zheng Zhi come sostituto temporaneo in panchina, mentre l'ex difensore avrebbe dovuto frequentare un corso di "formazione culturale aziendale". Poi però il clamoroso passo indietro. L'Evergrande ha deciso di riaffidarsi a Cannavaro dopo che il capitano dell'Italia Campione del Mondo nel 2006 ha consegnato un rapporto scritto al proprietario Xu Jiayin.

"Cannavaro ha consegnato una relazione - ha scritto l'Evergrande sul sito ufficiale - presentando una seria sintesi e profonda riflessione. Xu ha elogiato la diligenza di Cannavaro, la risposta rapida e il buon lavoro di sviluppo dei giovani giocatori. Ma ha anche criticato l'italiano per la scarsa capacità di correggere gli errori e la gestione della squadra". Altra stoccata, dunque. Ma la panchina è stata salvata e, alla fine, la rivincita si è compiuta.