Senza stress, veloci e assistiti dai robot. Stop all'incubo delle lingue straniere. Poi al ritorno, ricordi delle vacanze in realtà aumentata. Così gli italiani immaginano l'esperienza di viaggio tra venti anni. È quanto emerge dall'ultima indagine di eDreams. L'agenzia di viaggi online, tra i leader in Europa, in occasione del suo primo ventennio ha chiesto a 10.000 viaggiatori provenienti da Italia, Germania, Francia, Spagna, Svezia, Regno Unito, Portogallo e Stati Uniti come sarà l'esperienza nel 2040. Niente più gesti alla Totò o gare di mimi, tra vent’anni cadranno anche le ultime barriere e non ci sarà più l’ansia di dover parlare una lingua diversa dall'italiano. Infatti, il 66% degli italiani pensa che si potrà ovviare a problemi di incomprensione linguistica grazie alla tecnologia che verrà in soccorso dei viaggiatori meno navigati con strumenti all'avanguardia di traduzione simultanea. Tanto temiamo il dover parlare una lingua straniera che, più della media dei paesi interessati dalla ricerca (60%), speriamo che le innovazioni tecnologiche puntino a supportaci nel colmare le nostre mancanze linguistiche. Ma non è questa l’unica innovazione che ci porterà il futuro. Secondo l’indagine, gli italiani abbandoneranno cellulare e macchina fotografica per un’esperienza più immersiva nei ricordi delle vacanze. Fra 20 anni le riunioni a casa di amici e parenti per vedere le foto delle vacanze si trasformeranno in veri cineforum dove armati di visore potremo rivivere grazie alla realtà virtuale la passeggiata a dorso di cammello davanti alle piramidi o le immersioni lungo la barriera corallina tra mille pesci colorati dei nostri amici. Il 69% degli italiani, infatti, ritiene che la VR sarà il nuovo modo per immortalare vacanze indimenticabili, con ben 5 punti percentuali in più rispetto alla media dei paesi interessati dall’indagine.

L'AEREO DEL FUTURO Niente più mal di schiena e piedi gonfi. Gli aerei su cui viaggeremo tra 20 anni per i nostri connazionali saranno, secondo quanto evidenziato dalla ricerca, soprattutto veloci (52%) per poter raggiungere celermente anche le destinazioni remote. Una percentuale più alta anche della media dei paesi, che si attesta sul 46%. I velivoli avranno poi a bordo finalmente wi-fi e servizi di streaming (50%) per poter occupare le lunghe ore di volo con film e serie tv. Il wifi e lo streaming in aereo è il sogno proibito anche delle donne italiane (52%) che potrebbero riguardare all’infinito il finale della serie tv preferita. E se proprio devono sognare, sognano in grande, rendendo l’aereo del futuro non solo più veloce (50%), ma equipaggiandolo con open space, sala cinema e sala giochi, in pieno stile nave da crociera (35%) e comodi letti in tutte le classi (37%). Desiderio condiviso con il 38% delle preferenze anche dai viaggiatori tra i 18 e i 24 anni. Gli uomini del Bel Paese, dal canto loro, sperano che in futuro si arrivi prima a destinazione, con aerei più veloci (55%). E gli italiani, al terzo posto per preferenze, credono che i velivoli del futuro viaggeranno a zero emissioni perché elettrici (32%), speranza condivisa soprattutto dagli uomini (37%).

I VESTITI STAMPATI IN 3D Altre migliorie saranno legate a comodità più pratiche: il 54% degli abitanti del Bel Paese vorrebbe, in futuro, velocizzare e snellire le file per il controllo passaporti e poter usufruire di strumenti che semplifichino questioni spinose come dove andare a mangiare o quanto vale la pena vedere quel museo o quell’attrazione, grazie a guide di viaggio personalizzate e futuristiche integrate con consigli di viaggio di esperti o blogger (36%). Speranze, queste, soprattutto maschili che vi attribuiscono rispettivamente il 56% e il 36% delle preferenze. Il maschio italiano sogna persino di potersi liberare della scocciatura di dover fare la valigia e di stampare i vestiti e l’occorrente direttamente arrivato a destinazione, grazie alle stampanti 3D (29%). Le donne, invece, pur allineandosi in linea di massima ai desideri della quota azzurra, si distinguono per la voglia di viaggi senza ansie da organizzazione, servite e riverite da robot, incaricati di organizzare e gestire ogni aspetto della vacanza (30%). Un desiderio a cui si accodano anche i giovanissimi (18-24 anni), molto fiduciosi nell’innovazione tecnologica, che sperano di viaggiare tra vent’anni assistiti dagli automi nei loro viaggi (39%) e di lasciare a casa scomodi zaini ed equipaggiarsi grazie alle stampanti 3D di tutto l’occorrente direttamente sul posto (37%).

I VIAGGI NELLO SPAZIO Tutte queste innovazioni tecnologiche saranno però coronate dalla possibilità di viaggiare tra le stelle, visitando gli anelli di Saturno e i satelliti di Giove e, perché no, per fare un week end sulla luna mentre ci godiamo il tramonto della terra all’orizzonte. Il 53% crede, infatti, che nel futuro viaggiare nello spazio non sarà più prerogativa degli astronauti ma alla portata di tutti i viaggiatori, un +5% rispetto alla media dei paesi coinvolti nella survey.

LE SPERANZE DEGLI ALTRI Diamo un occhio alle speranze e alle certezze per il futuro in ambito viaggio degli altri paesi coinvolti nel sondaggio: i portoghesi più di tutti pensano che i viaggi in futuro saranno più economici e si augurano di passare del tempo a bordo di aerei equipaggiati con streaming e wifi a bordo. Gli svedesi sono quelli che, più degli altri, sperano in aerei elettrici, mentre gli spagnoli si augurano soprattutto di arrivare prima a destinazione con velivoli supersonici. Gli americani sono in assoluto i più impazienti di viaggiare nello spazio.