Il primo ospedale d'Italia per numero di parti nel 2019 è stato il Sant'Anna di Torino, che ha confermato la "leadership" con una media di circa 19 bambini al giorno. Complessivamente i parti sono stati 6.707 con un tasso di parti cesarei del 30,9% stabili rispetto al 2018: considerando la complessità della casistica è un dato estremamente positivo.

Ogni giorno, come sottolineato in precedenza, al Sant'Anna nascono quasi 19 bambini. Il picco delle nascite è stato il 3 maggio 2019 con 37 neonati; complessivamente i nati sono stati 6.925. A tutti i neonati si cerca di garantire il contatto pelle a pelle, madre-neonato, per favorire il “bonding”, legame stabile e profondo, tra i genitori e il figlio che consiste nel mettere il neonato nelle braccia della mamma, in contatto pelle-pelle nelle due ore successive al parto, senza attuare nessuna separazione se il loro stato di salute lo permette.

Anche nel 2019, come nel 2018, i nomi più frequenti attribuiti ai neonati sono stati Leonardo e Sofia. Le gravidanze gemellari o multiple sono state il 3% dei parti totali, superiore alla media regionale in quanto presso il Sant’Anna è presente l’ambulatorio per le gravidanze gemellari e l’ospedale è centro HUB per le gravidanza più complesse.

La % dei travagli di parto con analgesia perdurale è stata del 35,8%, ma a tutte le donne è proposta anche l’analgesia con metodi naturali che prevede l’uso dell’acqua, il massaggio, il tatto e infine la cura dell’ambiente. I parti nelle donne straniere sono stati il 25,6%, stabili rispetto al 2018 (25,9%); al 1° posto ci sono i bambini nati da mamme della Romania, seguiti da Marocco, Nigeria, Perù, Albania, Egitto e Cina. Complessivamente le donne che hanno partorito al Sant'Anna appartengono a 93 nazionalità diverse, l'11% dei parti avviene in coppie di etnia mista.