Prescrizione abolita dal primo gennaio 2020.  Cioè? Cioè se te la raccontano in breve, alla buona, alla sbrigativa e semplice semplice dal primo gennaio 2020 gli imputati di qualcosa non possono più farla franca lasciando passare il tempo ed evitando, schivando, rimandando processi e giudizi.

Restano imputati fino a sentenza definitiva, magari imputati a vita o quasi ma nessuno la fa franca con appunto la prescrizione. Cioè, se te la raccontano per farti sentire contento, prescrizione uguale magheggio dei potenti e corrotti che con i loro avvocati fregano la giustizia e saltano la pena tirandola per le lunghe fino a  che il tempo non scade. Bene adesso e male per loro, per tutti gli imputati di qualche cosa: il tempo non scade più, chiusa la scappatoia tipica della Casta: la prescrizione appunto.

Raccontata così, chi onesto di cuore e di intelletto non può starci? Raccontata così, è stata abolita cattiva cosa. Raccontata così è semplice. Tanto semplice e comprensibile da non essere vera.

Proprio per nulla, proprio per niente. Prescrizione strumento anzi garbuglio per farla franca? Nella legislazione italiana vigente prima dell’abolizione della prescrizione i reati gravi, ad esempio io sequestro di persona a scopo di estorsione, possono essere perseguiti in giudizio fino a 60 anni dopo i fatti.

Ma non è dei reati gravi che il cittadino infuriato si cruccia né delle relative pene. Se lo fa è per un momento, poi si dimentica e passa ad altro. Al fondo, sedimentato e stratificato c’è altro rancore e sdegno, il cittadino modello gente in furia pensa ad altri reati, alla corruzione. Non vuole qui la scampi, la scampi nessuno portandola in lungo con la prescrizione. Bene, la legge vigente prevede 33 anni di indagini e processi per corruzione in atti giudiziari e 18 anni in caso di induzione indebita, dare o promettere utilità…, insomma la corruzione.

E gli avvocati che ingarbugliano e cavillano per perdere tempo, avvocati che solo i ricchi e corrotti hanno? Come attestano i magistrati (i magistrati, non gli imputati) il 64 per cento dei processi che si fermano e muoiono per prescrizione subiscono questa sorte per inefficienza e incapacità interne del sistema giudiziario, gli avvocati nulla c’entrano.

E il domani radioso della giustizia per cui tutti gli imputati saranno processati e nessuno sfuggirà per via di tempo scaduto? La nuova legge ammazza prescrizione interviene dopo la sentenza di primo grado, i tre quarti dei processi che muoiono cessano per prescrizione prima della sentenza di primo grado. Quindi la prescrizione è messa al muro per un reato di cui per tre quarti è innocente.

Messa al muro, fucilata, la prescrizione va condannata alla pena capitale non perché stermini processi ma perché va sacrificata alla…giustizia. Giustizia secondo vangelo rivelato M5S e secondo forma mentis di molto Pd e secondo soprattutto opinione e sentimento di molto popolo e gente anche e soprattutto che si sente e si dice di sinistra è che tutti gli imputati, se sono imputati, insomma in qualche modo e in qualche cosa sono colpevoli. E se non proprio colpevoli comunque contaminati, dunque irrimediabilmente impuri. Dunque questa idea di giustizia capovolge e rifiuta il classico e liberale: meglio un colpevole fuori che un innocente in galera. E lo trasforma in un: meglio un sospetto eternamente sotto processo che un ex sospettato che torni libero cittadino.

Questa idea di giustizia non ha grande interesse a sapere cosa davvero è e come funziona la prescrizione. E’ un’idea di giustizia cui pare ottima cosa e comunque giusto prezzo che l’imputato resti segnato a vita e che il processo contro di lui non abbia mai scadenza temporale, non abbia se necessario mai fine. In questa idea di giustizia lo Stato e la collettività non hanno altro obbligo e missione che quello di tener d’occhio e sotto schiaffo l’imputato. Perché se sei un politico, un amministratore pubblico o privato, un sindaco, un assessore, un banchiere, un operatore della finanza, un primario d’ospedale, un docente universitario o cose simili allora sei sospetto in quanto tale e vai tenuto a giudizio tutto il tempo che lo Stato vuole. Questa idea di giustizia è l’equivalente a sinistra del “buttiamo la chiave” declamato a destra.

Questa idea di giustizia, la tribù dei cittadini in Tribunale permanente contro la tribù dei potenti è fondativa e identitaria (dicono loro stessi) per M5S. Pd al nucleo dell’idea in fondo ci sta. Anche se prova a rendere il Tribunale permanente del popolo più clemente, il Pd all’idea in fondo ci sta. Dicono sia per non rompere con M5S e quindi non rompere e far cadere il governo. Un po’ è così, il più è perché questa idea della politica e della amministrazione della cosa pubblica come attività di per sé criminogena fa parte integrante della cultura Pd. M5S e Pd dal primo gennaio 2020 uccidendo la prescrizione, cioè il diritto dell’imputato di non essere processato a volontà e a comodo altrui e se necessario a vita, compiono reato contro la giustizia. Reato che non si prescrive.

DI LUCIO FERO