Nonostante i problemi di sicurezza e capacità operative che si stanno vivendo ora in Cile, continuerà a restare nel paese sudamericano e a portare avanti i suoi progetti l'Eie Group, l'azienda italiana che sta costruendo il più grande telescopio ottico del mondo, chiamato Lsst (Large Synoptic Survey Telescope) e destinato a cercare al di fuori del Sistema Solare i pianeti in grado di ospitare la vita. A confermalo è Tommaso Marchiori, capo ufficio marketing dell'azienda, che ha sede a Venezia e Santiago del Cile.

"Continueremo a restare in Cile e a portare avanti i nostri progetti, perché non abbiamo perso la fiducia nel Paese e nel popolo cileno", dice Marchiori. "Abbiamo interagito con il sistema governativo cileno, le imprese cilene e la vita di tutti i giorni di un popolo che è in sofferenza. Siamo quindi preoccupati per la situazione attuale - prosegue - e ne subiamo direttamente le conseguenze".

L'azienda auspica "che i nostri politici dimostrino sensibilità e sappiano agire per tempo e nei giusti modi, soprattutto nei confronti di quei connazionali che sono in prima linea per portare nel mondo le eccellenze italiane". Un tema questo che verrà discusso a Roma, nella tavola rotonda "Hablemos de Chile (Parliamo del Cile)", promossa dall'Associazione per il Commercio Italia-Cile (Acic) ed Eie Group. L'incontro è volto a creare un momento di incontro e confronto tra gli imprenditori italiani che operano in Cile e le istituzioni italiane per fare il punto della situazione.