E’ il Centro di Risonanze Magnetiche (CERM) dell’Università di Firenze il primo istituto di ricerca al mondo a ricevere lo strumento di risonanza magnetica nucleare (NMR) più potente che esista. Il grande macchinario è giunto ieri al campus di Sesto Fiorentino dove il CERM ha sede. Ad attenderlo per fare gli 'onori' di casa Lucia Banci e Claudio Luchinat, direttori della struttura e il team del centro. Lo spettrometro NMR a più alto campo magnetico al mondo è stato sviluppato da Bruker BioSpin, l'azienda multinazionale leader nel mondo nel settore, e ha un costo di 15 milioni di euro. È stato acquisito con fondi del Ministero dell’Università e della Ricerca, della Regione Toscana, di progetti europei e con un contributo di Fondazione CR Firenze che, per l’importanza dell’operazione, ha iniziato i finanziamenti fin dalla prime fasi. L’attrezzatura apre nuove prospettive per la ricerca, specialmente applicata a sistemi biologici e cellulari, e per la comprensione dei processi funzionali alla base della vita. La nuova NMR sarà strategica per la ricerca di base in biochimica, biomedicina, biotecnologia e per le innovazioni in materia di salute, ambiente ed economia verde. Aiuterà gli scienziati a comprendere sempre meglio i ruoli di macromolecole biologiche nell'intricato macchinario della vita, permetterà di progettare nuovi biofarmaci e vaccini e consentirà di studiare più in dettaglio proteine coinvolte nell’insorgere di tumori e di malattie neurodegenerative come Alzheimer e Parkinson. "L’arrivo di questo nuovo e potentissimo strumento sottolinea l’importanza della ricerca che da oltre 20 anni si sviluppa presso il CERM – ha dichiarato il rettore dell’Università di Firenze Luigi Dei - e conferma il Centro come punto di riferimento per la comunità scientifica europea e internazionale". "Fondazione CR Firenze – ha sottolineato il suo presidente Luigi Salvadori – investe da oltre 20 anni importanti risorse sul Centro di Risonanze Magnetiche dell’Università di Firenze. Ci piace pensare che, anche grazie al nostro contributo, oltre a quello degli studiosi che ci hanno lavorato e ci lavorano, il CERM sia diventato l’eccellenza internazionale che è oggi. Questa strumentazione permetterà di attrarre risorse umane specializzate, dall’estero e dall’Italia, che si formeranno in un contesto di ricerca unico al mondo per le sue specifiche tematiche". "Siamo i primi al mondo ad avere lo spettrometro NMR più potente appena prodotto. E’ un risultato eccezionale, questa volta l’Italia è prima al mondo – ha detto Lucia Banci del CERM - Questo risultato è anche dovuto alla posizione leader del CERM nell’ambito della ricerca in biologia strutturale e per il suo ruolo fondamentale nell’infrastruttura europea Instruct-ERIC".