Gli sforzi dell’Università della Repubblica dell’Uruguay, specialmente nella persona dell’Ing. italiano Franco Simini, ha dato ottimi risultati a livello internazionale. Il Congresso SABI 2020 ha portato, nella bellissima cittá baleare di Piriapolis, ben 700 specialisti, medici, operatori del settore e ingegneri di 16 paesi, fra cui l’Italia. Dallo stetoscopio, inventato nel 1816 dal medico francese Renée Laennec, per non porre l’orecchio sul paziente, ad oggi, sono passati oltre 2 secoli di scoperte scientifiche. Oggi, la Bioingegneria è una delle colonne vertebrali della medicina che, nel giro di appena mezzo secolo, ha provocato un aumento di circa 30 anni nella media di vita del nostro pianeta. Per l’Italia è giunta, proveniente da Torino, la Prof.ssa Valentina Agostini che ha realizzato una Conferenza Magistrale giovedí scorso. Con un gruppo importante di scienziati del Politecnico di Torino, ha inventato una nuova tecnica, tutta italiana, per ottimizzare i processi di risanamento muscolare degli arti inferiori. Valentina entra a far parte del gruppo di ricerca di ingegneria biomedica del Prof. Marco Knaflitz, un’eminenza mondiale. La sua metodologia fornisce conoscenze nell'analisi dell'andatura con concetti statistici e l’elaborazione avanzata del segnale elettromiografico (EMG). Valentina Agostini ha rilevato in modo non invasivo l'attivazione dei muscoli e le loro sinergie durante il movimento. Ha studiato la cinematica articolare e le fasi dell'andatura anche con elementi inerziali, lasciando da parte la stereofotogrammetria, migliorando la diagnosi a un costo sensibilmente inferiore. La Agostini ha vinto numerosi premi internazionali come il Best Methodological Paper Award di Siamoc-Elsevier 2009 e il Best Paper Award IEEE International Symposium su misurazioni e applicazioni mediche (MeMea) 2014 con "Misurazioni dell'andatura nei bambini emiplegici". È stata redattore ospite di Applied Bionics and Biomechanics in un numero speciale intitolato "Sinergie muscolari: uso e validazione in cliniche, robotica e sport", oltre ad aver pubblicato sue tesi per 17 riviste internazionali. "La mia specialitá – sottolinea – che sviluppiamo con un gruppo multidisciplinare al Politecnico di Torino, è molto importante nel campo riabilitativo per pazienti ortopedici o neurologici. Attraverso le apparecchiature che abbiamo sviluppato, i medici ed i clinici possono ora valutare protocolli di riabilitazione. Valutare, per esempio, se un tipo di intervento o terapia sono migliori che altri. Possono seguire pazienti nel tempo. Questo è possibile attraverso ció che denominiamo l’Analisi del Cammino, cioè un seguimento del paziente attraverso telecamere, sensori sofisticati ecc. Con i processi tradizionali è necessario che un Ingegnere biomedico aiuti il clinico a seguire le misure, mentre il nostro sistema, che proponiamo dal Politecnico di Torino, che si chiama "analisi statistica del cammino", è un sistema multicanale che mette assieme misure dirette prese da tanti sensori basografici ed ergonometrici delle varie articolazioni, durante il movimento e studia quindi l’attività muscolare dei pazienti. Basicamente, raggiungendo gli stessi risultati statistici necessari per il clinico, è molto meno caro che quello tradizionale ed è per questo che stiamo promuovendolo a livello mondiale." L’Ing. Simini che è un po’ il factotum del Congresso, nonché Presidente del Comitato Organizzatore ci ha detto: "Non dovrei essere io a dirlo, ma SABI2020 è stato un successone. È un’iniziativa multidisciplinare che ha lasciato 200 manifesti, 12 Classi Magistrali, 100 presentazioni orali, con ricercatori dell’Argentina, Uruguay, di altri 15 paesi e il Prof. Gabriel Méndez, un’eminenza a livello mondiale, proveniente dal Portogallo. Inoltre abbiamo avuto molti stand di ditte di tutto il mondo che vendono i propri prodotti alle cliniche ed ospedali di tutto il mondo. E non parliamo soltanto di business per se stesso, ma di continuo progresso per la medicina a livello mondiale. Dal lo stetoscopio ad oggi il mondo è avanzato in forma impensata. La tecnologia al servizio delle malattie, non soltanto ha provocato che in un secolo il ciclo di vita si sia quasi raddoppiato, ma anche la qualità della vita. Ed oggi, la Bioingegneria si alimenta anche delle App. Oggi ci sono App che sono ricette. Mi spiego meglio: grazie al lavoro che abbiamo realizzato alla Facoltà di Ingegneria in coordinazione con il Ministero della Salute e ditte interessate, oggi, un medico può ricettare alcuni tipi di app. Il medico ha una buona formazione in farmacologia. Stiamo insegnando a un medico per ricettare una app. per migliorare la conoscenza di ció che succede durante una malattia. Questo è Medicina e Ingegneria" Per chiudere abbiamo chiesto all’Ing. Simini se il mondo scientifico sta studiando seriamente la forma di frenare l’invecchiamento delle cellule umane. "Proprio oggi – dice Simini – il Prof. Ricardo Armentano ha reso conto di una linea di ricerca che valuta l’età arteriale di un paziente. Abbiamo 2 età: quella cronologica, stabilita su un documento e l’età arteriale. Si sta valutando l’elasticità dei tessuti di una persona per calcolare l’età arteriale. Tu puoi avere un’età cronologica di 35 anni ed un’età arteriale di 55. Questo permette ad una persona giovane che abbia un’età arteriale di un anziano, che possa vivere meglio attraverso tecniche preventive e farmaceutiche.

STEFANO CASINI